Avellino, disabilità e servizi sociali, Sibilia (M5S): “Assessore Cillo, più fatti concreti. I cittadini sono stanchi delle solite promesse e dei tentennamenti”
“Fa piacere che un assessore risponda alle nostre puntuali osservazioni, frutto di un lavoro scrupoloso e, soprattutto, di attento ascolto di alcune associazioni avellinesi. Questo significa che quando si pongono questioni e si avanzano proposte, c’è sempre un riconoscimento e, finalmente, ci sono anche delle risposte da parte di chi governa la città. Ad ogni modo, mi meravigliano e, al contempo, mi fanno piacere le dichiarazioni dell’assessore Marco Cillo dopo la conferenza stampa del Movimento 5 Stelle sui problemi della disabilità e dei servizi sociali ad Avellino. Francamente, però, alcune risposte sono alquanto imbarazzanti. Anche perché il mio, il nostro intento, non è assolutamente quello di fare polemica, non ci interessano le solite beghe tra una parte politica ed un’altra. Il nostro scopo è di avanzare proposte concrete, nell’interesse esclusivo dei cittadini”.
Lo dichiara Carlo Sibilia. Il deputato del Movimento Cinque Stelle prosegue spulciando tutti i punti sollevati dall’assessore in una recente intervista. Ed afferma:
“Non è compito del Comune censire le persone con handicap, ma dell’Azienda Sanitaria Locale? Bene, mi sembra che, però, questa cosa non sia avvenuta. Allora, mi chiedo: perché il Comune non sollecita l’Asl a farlo? Come fa un’amministrazione a fornire servizi adeguati se non è fornito di questi dati basilari? Il Comune si faccia parte attiva e chieda lumi all’Asl. Per dare un buon servizio devi sapere a chi darlo”. Altro capitolo, la carta dei servizi. “Il Comune ne è sprovvisto, eppure è fondamentale. L’assessore afferma che sarà pronta a settembre. Finalmente, aggiungo. Però poi, subito dopo l’assessore si contraddice e dice che è un documento di competenza del Piano di Zona. Ho letto bene? Delle due l’una. E’ competenza del Comune o del famigerato Piano di Zona. Ad ogni modo, se viene presentata a settembre, perché la carta dei servizi non è stata redatta prima? In effetti, al momento, manca ancora ed è questo il dato inconfutabile che ci preoccupa. Aspetteremo settembre, come aspettiamo dal 2010 che sia istituito un servizio di bike sharing gratuito in città, cosa che ci fu promessa dal sindaco Galasso, del Partito Democratico. I cittadini sono in attesa di qualsiasi cosa in questa città da almeno 15 anni”. “Attendono tunnel, Eliseo, autostazione, castello e chi più ne ha, più ne metta”. “Ho letto ancora – prosegue Sibilia – che il Comune è attivo per quanto riguarda sgravi fiscali e spazi a costo zero. Ma in occasione di progetti ed eventi. Questo non fa altro che confermare quello che abbiamo detto. Le associazioni che si occupano dei problemi della disabilità, sono costrette a pagare gli spazi di cui usufruiscono ed anche a costo elevato. L’unica associazione che usufruisce di finanziamenti è “Noi con Loro” della signora Annamaria De Mita: ben 80mila euro annui. Sgravi fiscali per singoli progetti? Non mi risulta, se è vero come è vero che è fallito un progetto all’avanguardia come Edicolab. Noi chiediamo che le associazioni possano usufruire di spazi degni di questo nome a costo zero o agevolato”.
Per quel che riguarda la mobilità gratuita, Sibilia chiede: “L’assessore Cillo è d’accordo a far utilizzare le auto in dotazione del Comune dopo le 18 alle associazioni? Ed ancora, se è di competenza della Regione Campania concedere l’uso gratuito dei mezzi pubblico, perché il Comune non sollecita?”. La Consulta dei disabili, che Carlo Sibilia ha chiesto di rilanciare. “Sappiamo bene che c’è un regolamento comunale che ne stabilisce il ruolo. Ma sappiamo bene anche che un regolamento comunale non è un dogma e che, quindi, può tranquillamente essere modificato. Questa risposta, come tante altre, mi sembra francamente improvvisata. Si faccia una modifica al regolamento della consulta e venga dato ad essa maggiore potere. Sempre se lo si vuol fare veramente. Un’altra risposta del tutto improvvisata riguarda la sede del Chirs. L’associazione può tranquillamente restare nella sede dell’ex Eca. Il punto è che avrebbe bisogno di un’altra stanza e, guarda caso, da diversi mesi una stanza proprio vicino al Chirs si è liberata. Quindi, non è necessario fare cose eclatanti, è necessario soltanto aprire una semplice porta e rendere usufruibile la sede, oggi vuota, dell’Auser che si è trasferita. E’ una cosa che si può fare in poco tempo e che renderebbe giustizia ad un’associazione come il Chirs, molto attiva sul territorio. Chiedo all’assessore se secondo lui è normale che un’associazione che si occupa di disabili non abbia un bagno per disabili nella proprio sede. Cosa aspettiamo? La stanza dell’ex Auser è libera da mesi”. “Le nostre – conclude Sibilia – sono delle proposte e delle possibili soluzioni, non vogliamo sfidare nessuno e non vogliamo dare lezioni a nessuno. Ma vogliamo anche che ci sia rispetto per quel che facciamo”.