A Natale una scorpacciata di libri

Dicembre mese di scadenze fiscali per imposte e tasse tipo IMU e Tares per fare giusto due nomi “cari” agli italiani, ma anche di regali.

Dicembre apre una vera e propria staffetta fiscale per giungere ad ulteriori scadenze per l’inizio dell’anno. Ma un sospiro di sollievo in questo clima rovente è dato stranamente dall’ultimo consiglio dei ministri che ha varato sgravi fiscali per chi acquista libri. Si potrà detrarre il 19% per un totale di 2.000 euro (1.000 per i libri scolastici e universitari, gli altri 1.000 per tutte le altre pubblicazioni munite di codice ISBN).

Si può contribuire alla diffusione dei libri e al rilancio della cultura partendo proprio da questo Natale. Regalare un buon libro è come regalare un viaggio per poter esplorare orizzonti nuovi ed imprevedibili, vivere una vita diversa, per immedesimarsi, rifugiarsi, assaporare emozioni nuove. E quel perdersi tra il profumo della carta nuova di stampa, una buona trama, permette di ritrovare se stessi, accendere sogni, rispolverarne altri. Rilassarsi, riflettere, imparare, conoscere, crescere. Questi gli imperativi della lettura a cui se ne aggiunge un altro: curarsi.

Infatti dilaga la biblioterapia. Ideata negli anni Trenta dallo psichiatra americano William Menninger (che, credendo nel potere curativo dei libri, prescriveva la lettura di libri specifici ai suoi pazienti affetti da disturbi psichici), questa forma di terapia alquanto “sui generis” non è stata mai disdegnata. Un’esempio palmare è costituito dal recentissimo “Curarsi con i libri” delle due terapiste inglesi Berthoud ed Elderkin, che prescrivono antibiotici narrativi e prontuari letterari per ogni tipo di malanno.

E allora, buone feste con una buona lettura natalizia!

 

Giovanna Di Troia

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