Un Avellino incosistente delude ancora: è solo 0-0 con il Trapani
Avellino – Trapani 0-0
Avellino: Radunovic, Gonzalez, Djimsiti, Diallo, Belloni (30′ st Soumarè), Gavazzi, Paghera (13′ st Omeonga), Lasik (20′ st Verde), Crecco, Ardemagni, Castaldo. A disposizione: Frattali, Perrotta, D’Angelo, Mokulu, Asmah, Jidayi. All.: Toscano.
Trapani: Guerrieri, Casasola, Pagliarulo, Figliomeni (18′ st Legittimo), Fazio, Coronado, Colombatto, Nizzetto (36′ st Barillà), Rizzato, De Cenco (27′ st Raffaello), Ferretti. A disposizione: Farelli, Balasa, Citro, Visconti, Canotto, Kresic. All.: Cosmi.
Arbitro: Marco Serra di Torino. Assistenti: Lorenzo Gori di Arezzo e Christian Rossi di La Spezia.
Ammoniti: Paghera, Coronado (T), Diallo. Angoli 5-8. Rec.: 1′ pt; 3′ st.
Un Avellino inconsistente delude ancora: contro il Trapani è solo 0-0. Per i Lupi un partita scialba, senza costrutto e senza idee. La compagine di Toscano sta palesando seri problemi nella fase di costruzione della manovra offensiva, con un centrocampo incapace di fare gioco e qundi di proporre assist per due attaccanti del livello di Castaldo e Ardemagni, che è un vero delitto calcistico lasciare al proprio destino.
Un primo tempo da parte dei Lupi sonnolente e quasi abulico, senza alcuno spunto degno di nota. L’Avellino ha scelto (o forse è stato costretto dalla consistenza del gioco degli uomini di Cosmi) di attendere gli avversari, per un gioco quasi passivo, senza neppure un barlume di iniziative intraprendenti, ove si eccettui il solito Belloni sulla fascia destra, che ha cercato di darsi da fare, ma nulla ha potuto con l’inconsistenza dei suoi compagni di reparto. Paghera non è riuscito a portare quelle geometrie e quelle proposizioni che Toscano si attendeva da lui. Lasik, per la seconda partita consecutiva, non è “pervenuto”. Gavazzi ha mostrato ancora na volta di essere palesemente fuori forma, sempre in ritardo nei contrasti e nelle seconde palle. Contro i centrocampisti biancoverdi, gli uomini di mister Cosmi, che hanno saputo costruire una collaudatissima ragnatela nella zona mediana del campo, sono andati a nozze. La prima frazione di gioco si è chiusa tra la delusione e addirittura qualche sbadiglio da parte dei supporters biancoverdi.
Nella ripresa, qualche timido segno di risveglio agonistico da parte degli Avellinesi c’è pure stato, ma si è rivelato effimero e comunque poco efficace. I biancoverdi hanno cercato di prendere in mano la gara, spinti anche dalla generosità dei loro tifosi, ma francamente tiri nello specchio della porta trapanese non ne abbiamo visti. Il peperino Verde, entrato al 20′ della ripresa, ha cercato di darsi da fare ma è stato comunque ben ingabbiato dagli attenti difensori siciliani.
Nel finale, anche per un calo atletico dei biancoverdi, c’è stato un pericoloso ritorno del Trapani, soprattutto con Coronado, che in un paio di occasioni ha impensierito seriamente Radunovic, che ha saputo rispondere con bravura. Alla fine il pareggio, che è uscito fuori da questa nuova prova incolore dei Lupi, risulta sostanzialmente prezioso, atteso che l’Avellino visto oggi ha fatto davvero poco (ripetiamo, noi non ricordiamo un intervento serio da parte del portiere avversario nell’arco dell’intera gara) per poter andare al di là del punticino incassato.