La debacle dei Lupi a Perugia: le colpe di Toscano non sono superiori rispetto a quelle di alcuni calciatori che hanno deluso assai
Ad un’analisi fredda, schietta ed assolutamente disinteressata, ci viene da dire che l’Avellino non ha perso a Perugia per colpe specifiche di Toscano. Questo perchè non ci pare che si possa mettere in discussione l’atteggiamento tattico del tecnico reggino, che inizialmente ha improntato il suo Avellino (giusto per dare dei numeri, ancorchè non ci piaccia farlo) ad un saggio 4-4-2, con Asmah schierato da terzino puro.
Ma, nel contempo, ci preme anche chiarire un altro concetto: la sconfitta dei Lupi al Curi si poteva mettere nel conto, perchè la compagine di Bucchi, oltre ad essere ben attrezzata, arrivava a questa sfida contro i biancoverdi con il morale a mille per la vittoria di Frosinone. Certamente, però, nessuno avrebbe potuto pensare ad un Avellino così dimesso, quasi inerte. Una sconfitta così amara forse non poteva preventivarla neppure il più pessimista e “disfattista” dei tifosi biancoverdi.
Un aspetto che può avere agevolato la larga vittoria perugina può essere ricercato nel fatto che la squadra di Toscano è composta da tantissimi giovani, che, si sa, oggi te lo danno e domani te lo negano. I calciatori inesperti soffrono di carenza di costanza e continuità, e questo assunto si è riscontrato soprattutto nelle prove assolutamente pessime di Omeonga, Diallo, Belloni, ed in quelle sicuramente insoddisfacenti di Verde e, per certi versi, dello stesso Soumarè. Se il comportamento di una squadra è la sommatoria delle prestazioni dei singoli, allora la spiegazione alla debacle dei Lupi a Perugia è assai semplice. Tra l’altro, quello che non è andato assolutamente giù è stato l’atteggiamento mentale, complessivamente inaccettabile, da parte dei ragazzi di Toscano.
Per quanto riguarda la fase di non possesso, a Perugia l’Avellino si è disposto saggiamente con una difesa a quattro perchè doveva fronteggiare un reparto offensivo avversario composto da tre attaccanti. Quindi, di tutto si può discutere per la pessima figura dei biancoverdi al Curi, ma meno che mai del quadro tattico. Del resto, Toscano, da questo punto di vista, non è uno sprovveduto: sa schierare i suoi anche in ragione degli avversari di turno che ha dinanzi. Piuttosto, a nostro avviso, c’è da riflettere molto, anzi tantissimo, sulle potenzialità di questa rosa, a cui non si possono togliere contemporaneamente elementi fondamentali come Gavazzi, Castaldo, Mokulu, Djimsiti, Radunovic e lo stesso Ardemagni, che fino a quando è rimasto in campo, si è battuto come un leone. Ed affrontare il Perugia dalla fine del primo tempo, sotto di due gol, senza neppure una prima punta, affidandosi ad un Verde non in giornata, affiancato da un’altra seconda punta come Camara, è stato oltremodo penalizzante per la squadra biancoverde.
A nostro avviso, non c’è neppure un problema di cattiva costruzione della rosa, come pure paventato da molti, perchè gli uomini a disposizione di Toscano sembrano validi. A patto, però, che siano tutti effettivamente in grado di scendere in campo. Sia chiaro, non abbiamo nessuna intenzione di voler fornire una sorta di ulteriore bonus di alibi a Toscano, ma ci pare innegabile che a quest’Avellino non ne stia andando bene una. C’è da sperare che Toscano riesca a recuperare in fretta qualche pedina importante . Il campionato è lunghissimo, mancano ancora 34 partite, e non ci pare proprio il caso già di fare processi ed emettere sentenze di condanna nei confronti di chicchessia. Insomma, un pò di pazienza ancora. I tifosi avellinesi sono troppo intelligenti, esperti e saggi, per lasciarsi andare già a contestazioni senza senso.