Spal – Avellino 3 – 0, ennesima brutta debacle esterna dei Lupi
Spal – Avellino 3-0
Spal: Meret, Gasparetto, Giani, Cremonesi (34’ pt Vicari), Lazzari, Schiattarella, Arini, Mora, Beghetto, Antenucci (45’ st Finotto), Zigoni (24’ st Cerri). A disposizione: Branduani, Silvestri, Spighi, Castagnetti, Del Grosso, Ghiglione. All.: Semplici.
Avellino: Frattali, Gonzalez, Djimsiti, Perrotta, Belloni, D’Angelo, Lasik, Crecco (9’ st Asmah), Soumarè (28’ st Ardemagni), Verde (1’ st Mokulu), Castaldo. A disposizione: Radunovic, Diallo, Migliorini, Paghera, Omeonga, Camarà. All.: Toscano.
Arbitro: Daniele Martinelli di Roma. Assistenti: Giovanni Baccini di Conegliano Veneto e Mirko Oliveri di Palermo. Quarto uomo: Alessandro Prontera di Bologna.
Marcator: 40′ pt, 43′ e 44’ st Antenucci.
Ammoniti: D’Angelo, Mora (S), 38’ Perrotta, Gonzalez, Djimsiti, Asmah, Lazzari (S) ; al 40′ st espulso Asmah per somma di ammonizioni. Angoli: 10-4. Rec.: 2’ pt e 3’ st.
Sembra davvero una maledizione: in trasferta, i Lupi proprio non riescono a non uscire imbattuti dal campo. A Ferrara altra prestazione incolore dei biancoverdi. La squadra di Toscano ha retto il confronto con la Spal fino a quasi la fine del primo tempo. Poi, complice anche l’episodio sfortunato in occasione del primo gol di Antenucci (che si è ritrovato una palla tra i piedi a soli 5 metri dalla porta di Frattali, facile facile da scaricare nel sacco, per via di una fortuita carambola della sfera che è passata tra le gambe di Djimsiti), l’Avellino è andato sotto nel punteggio e non si è più ripreso.
Ad onor del vero, la prima frazione di gara è stata sonnacchiosa e priva di spunti pericolosi da ambo le parti. La Spal, pur animata dal desiderio di fare sua questa gara, almeno fino al gol di Antenucci, non ha di certo impensierito Frattali, tranne in un’unica occasione, sempre con il citato attaccante estense protagonista, che, rimesso fortuitamente in gioco da una palla deviata all’indietro da Perrotta, ha provato la rovesciata, ma ha trovato il pipelet irpino pronto a respingergli il tiro.
Ma l’Avellino, dal canto suo, è stato quasi a guardare, limitandosi a rintuzzare i tentativi offensivi dei padroni di casa, senza avere la forza e la capacità di imbastire proiezioni offensive che avessero un minimo di pericolosità. Certo, il gol preso alla fine del primo tempo ha un po’ tagliato le gambe ai biancoverdi che sono andati in affanno ed hanno chiuso la prima frazione dando l’impressione di essere quasi rassegnati all’ennesima sconfitta.
Ad inizio ripresa, Toscano ha tolto un evanescente Verde, per far posto a Mokulu. Ma, nonostante l’inserimento di una prima punta, la sostanza della forza offensiva dei Lupi non è cambiata. Anzi, la Spal ha preso ad attaccare con maggiore insistenza per cercare di chiudere la gara il prima possibile. Costretto a correre ai ripari, Toscano ha cercato di mettere una toppa sulla fascia sinistra inserendo Asmah in luogo di un Crecco davvero cotto per l’imperversare sul suo versante di un Lazzari scatenato. Ma anche questo cambio non ha sortito gli effetti sperati, perchè lungo la fascia mancina, i Lupi hanno continuato a perdere colpi. Da notare, tra l’altro che. giusto un paio di minuti dopo l’ingresso di Asmah, precisamente all’undicesimo, la Spal ha avuto un rigore a favore per un presunto fallo in area di D’Angelo su Mora. Ma Frattali è stato molto bravo a respingere il tiro di Antenucci.
Al 28′ nell’Avellino è entrato anche Ardemagni al posto di Soumarè, andando a formare un attacco con due prime punte ed una seconda, con a supporto anche Belloni. Un Avellino, dunque, tutto votato all’attacco, che ha lasciato, però, ampie praterie nella propria trequarti, nelle quali erano bravi a scorrazzare Beghetto a destra, Antenucci centralmente ed il solito Lazzari sull’out sinistro. La Spal è rimasta in totale controllo della partita, ed anzi lo stesso esterno destro ferrarese ha provocato l’ingenua espulsione per doppia ammonizione del suo controllore Asmah al 40′ del st. In inferiorità numerica, l’Avellino è stata superata altre due volte da uno scatenato Antenucci, che ha realizzato una tripletta. Il secondo gol, giunto al 43′, è stato frutto anche del mestiere dell’attaccante spallino, che è andato a raccogliere d la respinta della traversa, su gran tiro dalla distanza di Beghetto, e aiutandosi con una leggera ma determinante spinta alle spalle di Gonzalez, ha messo di testa la sfera alle spalle di Frattali. Sulle ali dell’entusiasmo, e, con un Avellino alle corde. al 90esimo è arrivato anche il terzo gol di Antenucci che, al termine di un contropiede, ha trafitto in diagonale l’incolpevole Frattali.
Una punizione sicuramente severa per i Lupi, che comunque non hanno fatto quasi niente per evitare l’ennesima debacle fuori casa. Il rendimento dell’Avellino, davvero sconfortante lontano dalle mura amiche, non trova spiegazioni plausibili, fatta salva la considerazione che questa squadra ha dei limiti di personalità che le impediscono di avere reazioni di carattere e di orgoglio nel momento in cui va in svantaggio. Sembra quasi che nei biancoverdi subentri una sorta di rassegnazione inconscia.
A Toscano tocca, laddove è possibile, eliminare assolutamente in fretta questi deficit di concentrazione e di mentalità, che sta diventando una grossa zavorra quando le partite non si giocano al Partenio-Lombardi.