S. Michele di Serino, aggressione con accoltellamento: i responsabili individuati e denunciati dai Carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Serino hanno deferito alla competente Autorità Giudiziaria una coppia del serinese ritenuta responsabile di lesioni aggravate.

I fatti risalgono a giovedì 4 novembre: nella tarda serata un uomo, insanguinato e claudicante, si presentava presso la Caserma di Serino chiedendo disperatamente aiuto: lo stesso presentava una ferita da arma da taglio alla coscia destra.

Viste le condizioni del malcapitato, i Carabinieri allertavano immediatamente il 118 che, dopo le prime cure, trasportavano il ferito presso il pronto soccorso dell’ospedale Landofi di Solofra.

Nel contempo i militari intraprendevano un’incessante e continuativa attività d’indagine volta ad individuare il reale responsabile dell’aggressione. Iniziava quindi una vera e propria caccia all’uomo che dopo poche ore ha dato i suoi frutti: si tratta in effetti di una coppia, lui 47enne con precedenti di polizia, lei 45enne.

I militari operanti grazie alla scrupolosa attività d’indagine, riuscivano altresì a risalire al movente dell’aggressione. Alla base della furibonda lite, corollata da minacce ed offese, sembrerebbe sussistere una situazione debitoria intercorsa tra la coppia ed il commerciante: non riuscendo a trovare un accordo ne scaturiva il violento litigio, avvenuto in una pubblica via di San Michele di Serino, durante il quale il commerciante veniva ferito alla gamba, fortunatamente in modo non grave, con il coltello che il 47enne aveva a seguito. Quindi, non paghi, prima di andare via venivano squarciati i pneumatici dell’auto.

L’attività investigativa sviluppata dai militari operanti, estrinsecatasi attraverso l’acquisizione di utili informazioni nonché l’analisi di utili elementi raccolti in sede di sopralluogo, permetteva di individuare la coppia che veniva rintracciata presso la propria abitazione ove, a seguito di perquisizione, si rinveniva il coltello utilizzato durante l’aggressione che è stato sottoposto a sequestro.

Alla luce delle evidenze emerse, per i due scattava dunque la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.

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