Sgominata dalla Polizia Stradale una banda dedita al riciclaggio di autovetture rubate: arrestate due persone
Gli agenti della Squadra di P.G. della Sezione Polizia Stradale di Avellino, in collaborazione con il personale della Squadra di P.G. della Sezione Polizia Stradale di Brindisi, hanno tratto in arresto una 32enne di Brindisi ed un 46enne di Taranto, responsabili dei reati di falso, truffa, ricettazione e riciclaggio di veicoli, commessi in concorso con il vincolo della continuazione nonché denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, una terza persona, responsabile delle medesime ipotesi delittuose originaria del brindisino, di sesso femminile, identificata nel corso delle indagini e risultata essere loro complice. Le indagini che hanno consentito di sgominare la “banda” di truffatori, sono state avviate in seguito alla denuncia sporta da una persona residente nella provincia irpina, la quale aveva, in totale buona fede, acquistato un’auto che risultava avere telaio, documenti e targhe contraffatte.
L’acquisto, avvenuto nel mese di ottobre del c.a. nella città di Brindisi, vedeva protagoniste, quale parte venditrice, le due donne residenti nella provincia del citato capoluogo, entrambe risultate pluripregiudicate, appartenenti ad una più vasta organizzazione criminale, operante a livello locale e nazionale a mezzo utilizzo di noti canali di vendita on-line, per l’appunto specializzata nelle attività di furto, ricettazione e riciclaggio di auto, mediante l’abile contraffazione di targhe e documenti di guida, nonché alterando carte di circolazione sottratte fraudolentemente da uffici della Motorizzazione civile.
Con un abile stratagemma consistente nel simulare l’interesse all’acquisto di un’auto Fiat 500L, sempre proposta in vendita dal citato sodalizio criminale, i poliziotti bloccavano, in Brindisi, la 32enne ed il 46enne proprio nel luogo convenuto per la visione dell’auto in questione. Nello specifico, una dei due soggetti risultava avere al seguito documenti di riconoscimento falsi, mentre il veicolo risultava avere targa e documenti di circolazione falsi.
In ragione di ciò, dopo gli accertamenti di rito, i due prevenuti venivano pertanto. Nella circostanza venivano altresì recuperate le autovetture “poste in vendita” e recuperate e sequestrate numerose patenti di guida false, targhe abilmente contraffatte, carte di circolazione intestate a persone inesistenti e centraline di veicoli decodificate.
Ulteriori indagini sono in corso per addivenire all’individuazione di altre autovetture e documenti oggetto di riciclaggio, nonché al fine di identificare altri appartenenti al citato sodalizio criminale.