Laceno d’Oro, il regista portoghese Miguel Gomes: “Pierpaolo Pasolini è stato un maestro”

Al Laceno d’Oro è il giorno di Miguel Gomes che domani sera, alle 20.30, sarà insignito del premio Giacomo D’Onofrio, al termine della proiezione del terzo capitolo – “Incantato” – del suo “Le mille e una notte”.

Il regista lusitano, giunto ieri in città, questa mattina ha incontrato la stampa testimoniando il suo affetto per il Laceno d’oro.

“Sono felicissimo di essere qui – ha detto Gomes – questo Festival rappresenta per me un’occasione speciale, perchè mi consente di far conoscere le mie produzioni in un contesto di elevato spessore”.

Gomes si è soffermato sull’influenza che la poesia di Pasolini ha avuto sulla sua formazione e non solo.

“Pasolini ha un posto in tutti i registi di oggi, anche se non tutti ne hanno coscienza. Io ce l’ho: c’è qualcosa di Pasolini che è presente nel cinema portoghese in generale. L’idea di fondo è recuperare la poesia di Pasolini ed è per questo che ho deciso di lavorare con le classsi popolari”.

 

Al Cinema Partenio, domani sera, Gomes ritirerà il premio intitolato ad uno dei padri fondatori del Laceno d’oro, Giacomo D’Onofrio.

 

Il programma di domenica 11 dicembre al Festival del Cinema si apre con un appuntamento al Godot Art Bistrot di via Mazas, dove Massimo D’Anolfi e Martina Parenti si intratterranno con il pubblico per un Cine-brunch

 

Alle 16.30 al Cinema Partenio sarà proiettata la pellicola 13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi di Michael Bay, il film che racconta dei fatti avvenuti in Libia l’11 settembre del 2012, quando un gruppo di terroristi attacca a Bengasi l’US State Department Special Mission Compound e un distaccamento della CIA situato poco vicino. Sei agenti della sicurezza americani fronteggiano l’irruzione evitando che il numero di danni e vittime diventi catastrofico.

L’intuizione, ancora una volta, è puramente cinematografica. Rileggere lo scenario di guerra alla luce di una strategia dello spazio della messinscena che risale ad Hawks, attraverso gli infiniti rapporti di filiazione con il cinema di genere degli anni ‘70. Il war moviesi trasforma, nella sostanza e nella forma, in un horror e ritrova nella paura il suo sentimento primario.

Alle 19 si continuerà con la proiezione dei filmati vincitori del 3° Concorso/Contest di cortometraggi “Gli occhi sulla città”, prima di lasciare la scena a Miguel Gomes.

 

 

 

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