Avellino, la sede del Chirs senza un bagno, Carlo Sibilia (M5S): “Sindaco Foti, benvenuto nella città reale”
“Meglio tardi che mai. Ci fa piacere leggere che il sindaco di Avellino, Paolo Foti, dopo diversi mesi dalla nostra denuncia pubblica, sia venuto a conoscenza del fatto che il Chirs, associazione per disabili, non abbia nella sua sede un bagno attrezzato per i disabili stessi e forse nemmeno per i normodotati. Il sindaco, in notevole ritardo, ha fatto sapere che provvederà. Quando? Chi lo sa. Purtroppo questo è ciò che accade quando si resta chiusi nella propria torre d’avorio e non ci si confronta con i cittadini. E si bollano come “polemica” le proposte della prima forza politica del Paese, unica cosa che gli incapaci amministratori avellinesi riescono a fare con solerzia. Allora, meglio ricordargli che per il Chirs non è solo il bagno il problema: è tutta la sede ad essere insufficiente, basta aprire una porta per rendere il tutto almeno un po’ più agevole, visto che affianco c’è una stanza vuota”. Lo afferma Carlo Sibilia, portavoce del Movimento Cinque Stelle. “Trovo surreale tutto ciò. Il problema della disabilità ad Avellino non è solo il Chirs. Noi, alla fine di luglio di quest’anno, abbiamo incontrato diverse associazioni che si occupano dei problemi di assistenza sociale. Abbiamo redatto un corposo dossier con proposte puntuali e lo abbiamo consegnato all’amministrazione. Non ci è mai stata data nessun risposta. E’ assurdo, non è possibile che un Comune non prenda in considerazione le idee ed i suggerimenti dei cittadini. Abbiamo letto anche dei notevoli disagi che un disabile deve sopportare per vivere ad Avellino. Insomma, il capoluogo irpino continua ad emarginare proprio chi avrebbe bisogno di maggior aiuto perché vive la disabilità. A Piazza del Popolo nessuno fa nulla, nessuno dice nulla, nessuno muove un dito, forse perché troppo impegnati nelle proprie beghe politiche. Cambiano gli assessori ma tutti restano saldamente seduti allo stesso tavolo, Foti&company forse non hanno ancora capito che la città non li sente più come propri amministratori da tempo”. “E nessun politico – conclude Sibilia – si azzardi a festeggiare quando avrete risolto questo problema perché è solo il vostro dovere”.