I Lupi battono i Granata (3-2) e si fanno un regalo di Natale che vale tre punti d’oro
Avellino-Salernitana 3 – 2
Avellino: Frattali, Gonzalez (39’ pt Donkor), Jidayi, Djimsiti, Asmah (5’ pt Perrotta), Verde, D’Angelo, Omeonga, Belloni, Castaldo, Ardemagni (26’ st Camarà). A disposizione: Radunovic, Mokulu, Lasik, Crecco, Soumarè, Paghera. All.: Novellino.
Salernitana: Terracciano, Perico, Mantovani, Tuia (30’ st Luiz Felipe), Vitale, Busellato, Ronaldo (1’ st Zito), Della Rocca, Rosina, Joao Silva, Improta (17’ st Donnarumma). A disposizione: Liverani, Franco, Iliadis, Caccavallo, Laverone, Garofalo. All.: Bollini.
Arbitro: Rosario Abisso di Palermo. Assistenti: Matteo Bottegoni di Terni e Damiano Margani di Latina. Quarto uomo: Aleandro Di Paolo di Avezzano.
Marcatori: 18’ pt Jidayi, 48’ pt Ardemagni, 18’ st Busellato (S), 44’ st Verde, 47’ st rig. Donnarumma (S).
Espulsi: 47’ pt Mantovani (S) e 23’ st Belloni. Ammoniti: Ronaldo (S), Donkor, Djimsiti, Rosina (S). Angoli 4-7. Rec.: 6’ pt e 5’ st.
I Lupi battono i Granata per tre reti a due in un derby che di natalizio ha avuto soltanto la coincidenza temporale. E sì, perchè a giudicare da quanto visto in campo, biancoverdi e salernitani, sportivamente ed agonisticamente, se le sono date di santa ragione. Alla fine ha vinto la spasmodica voglia dei ragazzi di mister Novellino di portare a casa tre punti assolutamente vitali per il prosieguo del campionato. Ma il derby, evidentemente, era soltanto un motivo in più per i Lupi per cercare di inseguire la vittoria, dal momento che la sostanza di una classifica assai precaria imponeva di non guardare in faccia a nessuno, e di pensare principalmente a portare a casa una vittoria, la prima del nuovo corso targato Novellino; che le tre precedenti partite disputate dall’Avellino con la gestione del Montemaranese, avevano anche in qualche modo preannunciato. La squadra biancoverde, infatti, nelle gare contro l’Ascoli, il Benevento ed il Bari non aveva assolutamente demeritato, pur racimolando la miseria di un solo punticino.
Quest’oggi, i Lupi erano consapevoli del fatto che si giocavano una buona fetta di futuro, e non dovevano e non potevano mancare l’appuntamento con la vittoria. E sapevano anche che per arrivare a vincere avrebbero dovuto cercare assolutamente l’uno-due, perchè il vantaggio iniziale (costante negativa dei tre match precedenti) avrebbe potuto non garantire il successo finale.
Sul piano tattico, il canovaccio di questa sfida è stato sostanzialmente diverso rispetto al primo derby dei Lupi con il Benevento: contro i Sanniti, Castaldo e compagni avevano aggredito da subito i rivali. Viceversa, nella gara odierna, l’Avellino ha sorpreso gli avversari, che forse si attendevano i biancoverdi un pò più arrembanti, con un atteggiamento attendistico, che, almeno al termine della prima frazione di gioco, ha pagato, eccome. Infatti, dopo la gestione iniziale del gioco da parte di Rosina e compagni, l’Avellino, al primo affondo (si era al 18′) ha gonfiato la rete avveraria: magistrale punizione di Verde dalla trequarti sinistra, spiovente sul secondo palo per l’accorrente Jidayi che ha incornato imparabilmente in rete.
Il vantaggio dei Lupi scuoteva i Granata, che, come un tori infuriati, cominciavano a prendere d’assedio gli ultimi trenta metri avellinesi. Ma il possesso palla dei Salernitani non restituiva loro sbocchi importanti ed occasioni pericolose. Così accadeva che, sul finire del tempo, in un rapidissimo contropiede dei Lupi, Mantovani atterrava da dietro Ardemagni. L’arbitro estraeva in faccia al difensore granata il secondo giallo che voleva dire espulsione. La Salernitana rimasta in dieci, subiva il secondo gol dei Lupi (48′), che arrivava grazie ad una staffilata sotto la traversa di Ardemagni, ottimamente servito da Verde.
Sotto di due gol e con un uomo in meno, la ripresa dei calciatori di Bollini non si preannunciava di certo piena di speranze. Invece, l’Avellino, pur con questo consistente vantaggio di reti e di uomini, finiva ben presto con il rinculare nella propria metà campo, forse anche spinta a ciò da una Salernitana oltremodo arrembante e disperata. Intorno alla metà del secondo tempo accadeva quello che in pochi si sarebbero aspettati: prima Busellato (18′), lasciato tutto solo sul secondo palo, metteva dentro di piatto al volo sotto misura il pallone che dimezzava lo svantaggio; cinque minuti dopo, Belloni commetteva un fallo ingenuo, subendo il secondo giallo che gli costava l’espulsione e riportava in parità numerica le forze in campo.
La Salernitana trovava e ritrovava motivi nuovi per crederci seriamente, e la contesa si trasformava in una vera e propria battaglia agonistica. I Granata cingevano d’assedio i Lupi e creavano anche un paio di situazioni davvero pericolose. Ma quando ci si attendeva, quasi inevitabilmente, il pareggio dei salernitani, arrivava il contropiede mortifero di Verde che, con un sinistro rasoterra sul secondo palo, trafiggeva Terracciano e triplicava le marcature dei Lupi, mandando in delirio la Curva Sud. Mancava ormai soltanto il recupero. Partita finita? Per niente, un fallo di Omeonga su un granata in piena area di rigore biancoverde consegnava un rigore sacrosanto a Donnarumma, che non perdonava e trasformava, spiazzando Frattali. Tre a due e minuti finali incandescenti. Ma per fortuna dei tifosi biancoverdi, Jidayi e compagni tenevano duro e riuscivano a portare a casa questo successo che vale davvero oro.