Serino, lite con accoltellamento: tre persone denunciate dai Carabinieri

Ancora un episodio di lite nel serinese dove i Carabinieri della Compagnia di Avellino hanno deferito alla competente Autorità Giudiziaria tre persone ritenute responsabili di tentato omicidio, lesioni personali e porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere.

Il tutto è successo alla vigilia di Natale: la lite tra un 45enne ed un trentenne è iniziata in un bar, dove, per futili motivi, si scambiavano le prime provocazioni e vari insulti.

Non soddisfatti si sono rincontrati poco dopo in un vicolo del paese. Il 45enne, armato di un grosso coltello, dopo aver minacciato verbalmente l’avversario, passava senza soluzione di continuità alle vie di fatto e, in una rapida escalation di livore, lo colpiva prima all’altezza dell’addome poi alla gamba: a salvarlo dalla coltellata all’addome, che sicuramente avrebbe portato a conseguenze ben peggiori, è stato il telefonino che aveva nella tasca del giubbino.

Armatosi di un bastone acuminato e con la collaborazione del fratello, inveiva quindi contro il suo aggressore, provocandogli vari traumi al cranio ed alla spalla.

Sul posto sopraggiungevano i Carabinieri della Stazione di Serino unitamente ad una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Avellino, impegnati nell’ambito dei quotidiani servizi disposti dal Comando Provinciale di Avellino finalizzati a garantire sicurezza e rispetto della legalità.

Alla vista della Gazzella i contendenti si davano alla fuga.

L’attività investigativa sviluppata dai Carabinieri, estrinsecatasi attraverso lo sviluppo di utili informazioni nonché di video dalle telecamere di tutta la zona e l’analisi degli elementi raccolti in sede di sopralluogo, permetteva di identificare e rintracciare i tre soggetti che venivano accompagnati in Caserma.

Alla luce delle evidenze raccolte, a carico dei predetti, di età compresa fra i 30 ed i 50 anni, scattava la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.

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