Avellino, approvato il Servizio Civile Universale. Soddisfatto Mario Perrotti, il Presidente irpino dell’UNPLI Campania
“Siamo soddisfatti per il risultato ottenuto che ci premia di anni di richieste avanzate al Governo Centrale–commenta Mario Perrotti, Presidente Unpli Campania- attendiamo di leggere nel dettaglio il decreto licenziato dal Governo Gentiloni, ma registriamo con favore la riduzione delle ore di impiego dei giovani da 25 a 30 settimanali, il loro utilizzo da 8 a 12 mesi anche all’estero e la programmazione triennale”.
L’Unpli fa parte delle oltre 25 Associazioni ( tra cui Unicef, Caritas, Misericordie d’Italia, Legacoop, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII,) aderenti al CNESC (Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile).
Il servizio civile universale diventa legge dello Stato. Il Consiglio dei Ministri ha infatti licenziato il primo dei decreti legislativi collegato alla legge delega di Riforma del Terzo settore (legge 6 giugno 2016, n. 106) per l’attivazione del Servizio Civile Nazionale. Il provvedimento modifica il sistema del servizio civile nazionale – istituito dalla legge 6 marzo 2001, n. 64 e disciplinato dal decreto legislativo 5 aprile 2002 n.77.
Tra i punti qualificanti: 1) sono individuati gli Enti di servizio civile universale quali soggetti pubblici e privati che, iscritti presso un apposito Albo, presentano i programmi di intervento e ne curano la realizzazione; 2) per i giovani operatori volontari viene introdotto un modello flessibile di servizio civile con una durata da modulare in base alle esigenze di vita e di lavoro (otto-dodici mesi) ed è prevista la possibilità di definire criteri per il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze acquisite dai giovani durante il periodo di servizio; 3) è definitivamente risolta la questione della partecipazione al servizio civile oltre che dei cittadini dell’Unione europea, anche degli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia. Particolare attenzione è riservata alle problematiche dei giovani con minori opportunità che avranno maggiori occasioni di partecipazione agli interventi di servizio civile, anche in considerazione della previsione di meccanismi di premialità a favore degli enti che realizzeranno gli interventi con l’impiego di questi giovani.
Resta da superare l’empasse del Dipartimento Gioventù e Servizio Civile Nazionale: una situazione inedita e anomala per il cui superamento si chiede l’immediata attivazione del Presidente del Consiglio sia chiarendo la delega politica per il servizio civile, sia mettendo il Dipartimento nuovamente nella condizione di operare per garantire i compensi mensili ai giovani, i rimborsi alle organizzazioni, per la convocazione della Consulta Nazionale per la programmazione 2017 e per l’esame di provvedimenti fermi da tempo.