Padova: fra delusione e speranza
E’ il grande malato di questo torneo, perchè l’obiettivo del Padova a inizio stagione era un posto ai play-off. E invece, dopo venti giornate, la squadra di Bortolo Mutti non riesce proprio a emergere dalle acque melmose della zona retrocessione. Ma le colpe del tecnico orobico sono poche,anche perchè da quando ha sostituito Marcolin, il suo Padova è riuscito a scrostarsi dal fondo della classifica. Il problema è che si è attestato al terzultimo posto da troppo tempo. E sta diventando difficile abbandonarlo: perchè le concorrenti hanno preso a macinare punti, mentre i veneti non riescono ancora a vincere due partite consecutive in questo campionato.
DELUSIONE Il giocatore simbolo di questa annata disgraziata è Fabiano Santacroce. Fino a qualche anno fa era considerato un talento. Ma il suo temperamento e qualche colpo di testa fuori dal campo ne hanno frenato la crescita. Eppure Santacroce resta un lusso per la serie B. Anche se non è riuscito a dimostrarlo in questa stagione. Anzi da quattro partite finisce sistematicamente in tribuna. Nemmeno Modesto ha incantato in questa prima parte del torneo. L’esperto terzino sinistro ha collezionato poche presenze, appena 9 su 20. Troppo poco.
ESPERIENZA Se la difesa dà qualche grattacapo a Mutti, davanti è notte fonda. Il Padova ha realizzato appena 15 reti. Per fronteggiare questa aridità offensiva, i dirigenti biancoscudati hanno ingaggiato il trentaseienne Tommaso Rocchi. Mossa azzeccata. Almeno per quel che si è visto nell’ultima gara contro il Siena. Rocchi ha provocato l’espulsione di Giacomazzi e procurato il calcio di rigore, poi trasformato da Musacci per il definitivo 2-2. Non avrà più il passo di una volta, ma l’ex attaccante della Lazio non ha perso il fiuto del gol. Soprattutto negli ultimi 16 metri.
TATTICA Anche per questo motivo è probabile che Mutti decida di schierarlo dal primo minuto nel tridente con Vantaggiato e Pasquato. Il tecnico dei veneti sembra quindi intenzionato ad affidarsi al 4-3-3. Senza paura. Perchè al Padova servono punti pesanti. A cominciare dalla gara del Partenio. Compito difficile che assume il profilo di un’impresa. Almeno a giudicare dal ruolino esterno del Padova: 7 sconfitte, 1 pareggio e una sola vittoria. Senza dimenticare il rendimento dell’Avellino fra le mura amiche: 7 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta. I numeri non lasciano molte speranze agli uomini di Mutti. Ma nel calcio anche la matematica è un’opinione. A volte.
Mariano Messinese
Twitter: @MarianoWeltgeis