Monteforte Irpino, esche avvelenate ai cani:due persone denunciate dai Carabinieri
I Carabinieri della Compagnia di Baiano, a conclusione di attività di indagine hanno deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria due persone del luogo, ritenute responsabili del reato di uccisione di animali.
Nello specifico, i militari della Stazione di Monteforte Irpino, avuta notizia che nel cortine di un’abitazione del luogo vi era stato un avvelenamento di due cani, avviavano accurate indagini per dare un volto ai responsabili di quel barbaro reato.
Sviluppando tutti gli elementi acquisiti, ivi compresi quei dettagli apparentemente poco significativi i Carabinieri, grazie ad un’approfondita conoscenza del territorio di competenza, riuscivano a restringere il campo delle ricerche fino ad arrivare ad identificare i presunti rei in due persone del luogo che qualche giorno prima, per futili motivi, avevano avuto un diverbio con il padrone dei cani. Successivamente i due soggetti, verosimilmente per ripicca, in maniera del tutto sconsiderata lanciavano all’interno del giardino ove quei due cani di razza “pastore tedesco” erano liberi di muoversi, delle esche avvelenate, provocando, dopo atroci sofferenze, la morte di uno di essi. L’altro cane, date le sue gravi condizioni di salute, veniva tratto in salvo in extremis dal proprietario che tempestivamente riusciva a far intervenire un medico veterinario.
A tradire i presunti rei è stata proprio quella presunzione di impunità che li aveva portati ad agire, incuranti sia del fatto che qualcuno potesse vederli sia della macchina investigativa composta dagli uomini e donne che il Comando Provinciale Carabinieri di Avellino quotidianamente dispiega sul territorio nel perseguimento di quell’obiettivo primario rappresentato dalla sicurezza e rispetto della legalità. Alla luce delle evidenze emerse, per gli stessi, rispettivamente di 35 e 45 anni, scattava dunque la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo, poiché ritenuti responsabili in concorso dei reati di cui agli artt. 544 bis e 544 ter del codice penale (uccisione e maltrattamento di animali).