Avellino – Perugia, le pagelle ai Lupi: tutti colpevoli della figuraccia, tutti dietro la lavagna

Radunovic    5

Cinque gol subiti per il portiere serbo: non ha particolari colpe, ma  questa volta non riesce neppure a compiere una parata degna di questo nome;

Gonzalez      4

Partita pessima del difensore uruguaiano, che dalle sue parti lascia corsie “preferenziali” per gli avversari; inutile e riprovevole il fallo che gli costa l’espulsione;

Jidayi      4

La peggiore partita dell’ex Juve Stabia da quando indossa la maglia dell’Avellino: Di Carmine fa il bello ed il cattivo tempo e rifila una tripletta sotto gli occhi inebetiti di Jidayi; lento ed impacciato, forse ha accusato soverchiamente la stanchezza delle tre gare in sette giorni;

Djimsiti   5

Viene coinvolto, suo malgrado, anche lui in questa pessima giornata della retroguardia e soprattutto nella scarsa reattività di Jidayi; commette un fallo inutile a centrocampo che l’ineffabile Manganiello punisce addirittura con il rosso;

Laverone  4.5

Gli esterni del Perugia sono indemoniati e l’ex Vicenza è disattento, lento e probabilmente stanchissimo; l’autorete che costa il quarto gol è la prova provata della sua prestazione: totalmente da dimenticare;

Lasik     4

Giornata nera anche per lo Slovacco che non incide per niente in fase di spinta e, nel non possesso, non riesce a fare il lavoro di contenimento sulla fascia di competenza;

(dal 59′ Camarà   5

Entra in campo quando non c’era praticamente più niente da fare, e comunque non ci si poteva attendere che Camarà cambiasse il corso della gara);

Paghera   5

Si dà da fare ma non riesce a combinare niente di buono perchè a centrocampo i Grifoni fanno quel che vogliono;

Moretti   5.5

Non può “cantare e portare la croce” al cospetto di avversari che  presidiano sin troppo efficacemente la zona nevralgica del campo; si ritrova a predicare nel deserto, anche perchè il suo “valore aggiunto” sul piano tecnico viene neutralizzato da avversari molto ben organizzati;

Belloni   4

Si vede lontano un miglio che non è in condizioni ottimali e la sua presenza in campo appare deleteria, non tanto in fase di proposizione offensiva, ma soprattutto se si considera che il centrocampo biancoverde risulta sempre in inferiorità numerica per l’apporto quasi nullo dell’ex Ternana in fase di non possesso;

(dal 48′ Castaldo  5

Il bomber di Giugliano non ha certo responsabilità dirette in questa clamorosa debacle dei Lupi, anzi a Gigi va riconosciuto l’alibi concreto di essere entrato quando ormai la squadra era già irrimediabilmente “groggy”);

Verde    4.5

Il peperino di Fuorigrotta appare tra i peggiori in campo: non riesce mai a saltare l’uomo e a ribaltare l’azione, creando la superiorità numerica, anzi la sua presenza quasi inutile in campo determina  l’esatto opposto: una concreta inferiorità numerica;

(dal 67′  Migliorini S.V.

Il gigante di Peschiera non può di certo essere imputato di colpe specifiche, considerato che entra in campo soltanto nell’ultimo quarto di gioco per sopperire all’inferiorità numerica in difesa, e soprattutto perchè la gara era stata già mandata in archivio);

Ardemagni   5

Da solo può fare assai poco là davanti, anche perchè Belloni e soprattutto Verde non gli offrono alcun supporto; meglio con Castaldo al suo fianco, ma la partita era già finita nel primo tempo;

Novellino   5

E sì, una “sana” insufficienza questa volta tocca anche al tecnico di Montemarano, che ha comunque avuto la saggezza e l’onestà intellettuale di assumersi in “toto” la responsabilità di questa debacle biancoverde, di dimensioni storiche. Dopo una gara persa già nel primo tempo, con una fase di non possesso davvero disastrosa da parte dei suoi ragazzi, ci appare davvero inspiegabile che Monzon non abbia preso in considerazione l’impiego sin dal primo minuto di un attaccante come Castaldo, che potesse non solo creare preoccupazioni e grattacapi ad una retroguardia perugina che era priva di diversi titolari, ma che soprattutto coadiuvasse alla meglio un Ardemagni apparso solo, quasi abbandonato al proprio destino, per l’insipienza ed “inutilità” di Belloni e soprattutto Verde.

 

 

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