Avellino – Carpi 1 – 0, i Lupi azzannano all’ultimo respiro e guadagnano altri tre punti fondamentali

Avellino – Carpi    1 – 0

Avellino: Radunovic, Gonzalez (dal 46′ Bidaoui), Migliorini, Djimsiti, Perrotta, Laverone, Moretti (dal 57′ Lasik), Omeonga, D’Angelo, Eusepi (dal 75′ Castaldo), Ardemagni. A disposizione: Lezzerini, Verde, Belloni, Soumarè, Jidayi, Camarà. All.: Novellino.

Carpi: Belec, Sabbione, Romagnoli, Gagliolo, Struna, Letizia, Mbaye, Lollo, Bifulco (1′ st Concas), Lasagna, Mbakogu (20′ st Beretta). A disposizione: Petkovic, Bianco, Poli, Seck, Carletti, D’Urso, Lasicki. All.: Castori.

Arbitro: La Penna di Roma. Assistenti: Rossi di La Spezia e Tardino di Milano. Quarto uomo: Capraro di Cassino.

Marcatore: al 93′ Perrotta.

Ammoniti: 3′ pt Belec para un calcio di rigore ad Ardemagni; ammoniti Struna (C), 32′ st Gagliolo (C), 42′ st Sabbione (C). Angoli: 5-6. Rec.: 2′ pt; 4′ st. Da segnalare che Belec (C) al 3′ ha parato un rigore calciato da Ardemagni.

 

 

I Lupi azzannano gli avversari giusto all’ultimo respiro e portano a casa altri tre punti fondamentali nella corsa alla salvezza. Dopo la vittoria contro la Spal e il punto conquistato al Matusa di Frosinone, gli uomini di Novellino hanno conquistato ben sette punti nelle ultime tre gare (e che gare!), contro tre delle migliori compagini della cadetteria. Una squadra, quella biancoverde, che se la sta giocando alla grande contro tutte e che a detta del tecnico del Carpi, Castori (che ha risposto proprio ad una nostra domanda nel post partita) si sta dimostrando complesso di valore.

L’Avellino ha impiegato praticamente novanta minuti per arrivare al gol: dal 3′, allorquando Ardemagni ha banalmente tirato addosso al portiere carpigiano il calcio di rigore (decretato dall’arbitro per un fallo su Perrotta), al 93′, quando proprio Perrotta ha  messo la zampata decisiva per il gol-vittoria dei Lupi. Ecco, in questi novanta minuti che sono intercorsi dal gol mancato a quello realizzato, abbiamo assistito ad un match molto equilibrato, con le due squadre che hanno giocato a viso aperto,  cercato di prevalere l’una sull’altra.

Ma come sempre accade in questi casi, la partita non ha trovato un dominatore perchè le due contendenti hanno giocato “a specchio”, non solo e non tanto come schieramento in campo, ma soprattutto come tattica di gioco: attesa e rapida ripartenza. Il non possesso, come giustamente presumeva Novellino, sarebbe stata la chiave della partita, perchè essendo i due tecnici molto esperti e, per certi versi, anche simili nella cultura calcistica e nel  modo di affrontare le partite, in questa sfida sarebbero state fondamentali l’attenzione, l’intelligenza e la pazienza nello studiare le mosse dell’avversario. Da questo punto di vista, mister Novellino, ha saputo giocarsela contro Castori soprattutto perchè l’Avellino non ha concesso grandi “praterie” agli avversari, attaccando sempre con giudizio ed avvedutezza. Cosi le ripartenze soprattutto di un calciatore veloce come Letizia sono state “disinnescate” in maniera efficace.

Il Carpi si è dimostrato un osso assai duro, e aver avuto ragione, sia pure all’ultimo respiro, di una compagine esperta compatta e molto forte tecnicamente, è motivo di vanto e soddisfazione per Novellino ed i suoi ragazzi, che hanno visto premiato (con la provvidenziale zampata di Perrotta) il loro grande spirito di sacrificio e la loro enorme voglia di combattere fino allo stremo delle forze.

Uno dei protagonisti della partita è stato senz’altro il portiere biancoverde Radunovic, che ha compiuto due autentiche prodezze: la prima sul tiro da distanza ravvicinata di Mbakogu nel primo tempo, la seconda a pochi minuti dal termine su tiro di Lasagna, giunto anch’egli a pochi metri dal portierone avellinese. Ma una menzione particolare la merita anche Migliorini che si sta confermando un difensore arcigno, per la sua enorme struttura fisica, ma anche importante nel rilancio dell’azione propositiva: mirabili, in questo senso, alcuni suoi lanci, a scavalcare il centrocampo avversario, per gli attaccanti biancoverdi, davvero molto precisi. E che dire di Perrotta? Da centrale difensivo si sta riscoprendo terzino sinistro, capace di spingere e di portare insidie serie alla retroguardia avversaria: il rigore procurato ad inizio gara e la zampata finale (con la quale ha siglato il suo primo gol in serie B) hanno elevato l’ex Teramo a protagonista assoluto di questa vittoria biancoverde, che aggiunge altri tre punti forse decisivi per  la salvezza dei Lupi.

 

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