Come ha detto Castori: l’Avellino di Novellino è una squadra importante. A Pisa senza alcun timore
Se, all’indomani del tonfo di Terni, avessimo chiesto ai tifosi biancoverdi quanti punti speravano che l’Avellino ottenesse dal trittico di gare davvero difficili (Spal, Frosinone Carpi), sicuramente nessuno, neppure il più inguaribile ottimista, avrebbe risposto 7 punti. Invece è tutto vero: i Lupi hanno compiuto un imprevedibile exploit contro le prime due della classe ed un’altra candidata ai play off. Sette punti in tre gare, tre gol fatti e solo uno subito, sono cifre da compagine importante. Giusto l’appellativo conferito all’Avellino da mister Castori, rispondendo ad una nostra domanda in sala stampa, nel post partita di sabato. E noi concordiamo con l’esperto tecnico degli Emiliani: è difficile battere la Spal, pareggiare in casa dell’allora capolista Frosinone, e battere il Carpi se non si ha una solida struttura di squadra.
Se non ci fosse stata la spada di Damocle che pende sul capo dell’Avellino per via della possibile penalizzazione, a sette giornate dal termine, con sette punti di vantaggio sulla quintultima, e ben nove compagini alle spalle dei biancoverdi, la società di Piazza Libertà potrebbe già pensare a programmare la prossima stagione. Ma questa squadra spinge a ritenere che, alla fin fine, con o senza penalizzazione, riuscirà agevolmente a raggiungere l’obiettivo iniziale della società irpina: la salvezza tranquilla.
Manca ancora l’ultimo sesto di campionato, ma una considerazione su quanto espresso finora dall’Avellino possiamo già farla, pur non essendo ancora maturo il tempo dei bilanci. Per sperare di fare bene in serie B, occorre avere inannzitutto un allenatore carismatico ed esperto, ma anche un’ossatura di squadra strutturata con elementi che abbiano una grande cultura e sapienza tattica, principalmente per quel che attiene alla fase di non possesso, che a nostro avviso è fondamentale se si vuole avere un rendimento complessivamente positivo in cadetteria.
Ecco, dalla 17esima giornata in poi, con l’avvento di Novellino, la squadra biancoverde ha sistemato il discorso della guida tecnica. Ma, ad onor del vero, ha avuto anche la fortuna (grazie alle intuizioni di chi li ha fatti arrivare ad Avellino) di ritrovarsi elementi che stanno dimostrando di valere ampiamente la categoria, partendo proprio dal fondamentale discorso tattico della fase difensiva. Calciatori come Djimsiti, Migliorini e Perrotta (che contro il Carpi hanno brillato di luce propria), al naturale vantaggio, non da poco, di possedere una importantissima struttura fisica, sono riusciti ad abbinare anche (e questo è merito del grande lavoro di Novellino) un’impostazione ed una sapienza tecnico-tattica davvero ragguardevole ed efficace. Il tecnico di Montemarano sta ottenendo lusinghieri risultati, ancor più sorprendenti in quanto raggiunti al cospetto di avversari che vanno per la maggiore, perchè ha saputo applicare la sua filosofia di gioco alle caratteristiche dei calciatori a disposizione, i quali, a loro volta, hanno saputo rispondere in maniera positiva alla prova del campo.
Proiettandoci sul futuro immediato dei Lupi, c’è da dire che la gara di Pasquetta, in casa del Pisa, sarà probabilmente l’ultimo scoglio sul cammino di D’Angelo e compagni. Non perdere all’Arena Garibaldi significherà quasi “archiviazione” della “pratica” salvezza. Ma, attenzione: all’ombra della torre pendente, i Lupi non dovranno commettere l’errore (purtroppo già visto altre volte) di prendere sotto gamba la partita, perchè il Pisa di Gattuso si giocherà le ultimissime carte per la sua sopravvivenza. I ragazzi di Novellino non potranno permettersi il lusso di un approccio non consono all’importanza della gara.
Se i Lupi sapranno tenere il campo con la stessa determinazione e concentrazione mostrate e dimostrate al Matusa, al cospetto dell’allora capolista della serie B, riteniamo che la sfida contro i Nerazzurri toscani possa essere gestita alla grande dall’Avellino. Del resto, se solo volessimo leggere i numeri dei prossimi avversari dei Lupi (che hanno l’attacco più spuntato della serie B), si può a giusta ragione pensare che la difesa biancoverde (che all’Arena Garibaldi potrebbe essere formata come nel secondo tempo del match di sabato scorso: Laverone, Djimsiti, Migliorini e Perrotta), non dovrebbe avere alcun motivo particolare per temere più di tanto il Pisa.
Foto: usavellino.club