Pisa – Avellino, le pagelle ai Lupi: Lasik, Laverone e Djimsiti sugli scudi

Radunovic    6.5

Non tantissimo lavoro per il portierone serbo, in pratica un solo intervento in tutta la partita, a pochi minuti dalla fine del match, ma è una parata di grande importanza su un tiro non facile;

Gonzalez       6

Mette la sua esperienza al servizio della retroguardia biancoverde, assicurando il suo senza sbavature particolari;

Jidayi    6.5

Davvero positivo il ritorno in campo dell’ex stabiese: presidia il centro dell’area biancoverde, compiendo interventi risolutivi, sia di testa che di piede, con consumato mestiere;

(dal 70′  Solerio    6

L’infortunio di Jidayi lo catapulta nella mischia, ma l’inesperto ex Giana non se la cava male);

Djimsiti      7

Altra prova maiuscola di un difensore di un altro pianeta rispetto a questa serie B: la sua tempistica, il suo atletismo e la sua tecnica imporrebbero la presenza di questo ragazzone albanese nella massima serie, magari anche in formazioni di medio-alto livello; 

Perrotta     7

Altra prestazione decisamente positiva per il ragazzone abruzzese, che sta palesando una forma davvero strepitosa: salta, corre e rincorre mostrando una forza fisico-atletica addirittura debordante; sul piano tecnico-tattico, Marco sta facendo passi da gigante, anche nel controllare efficacemente trequartisti tecnici ed assai dinamici;

Laverone   7.5

Dove lo metti là non lo trovi: è dappertutto, dovunque ci sia bisogno di dare una mano specie nella fase di non possesso; l’esterno fiorentino è di un’intelligenza tattica, ma anche di un dinamismo e di una forza di volontà superiore alla media della categoria; a Pisa la sua partita migliore con la maglia dell’Avellino, condita da un gol che è l’emblema della sua duttilità ma anche della sua forza mentale;

Omeonga   6.5

Non era per niente facile contrastare la veemente spinta del centrocampo pisano, anche perchè al suo fianco non c’era un interdittore di ruolo, ma un fine e compassato cucitore di gioco, ad ogni modo il ragazzino belga ci ha messo tutta la grinta e versatilità di cui dispone;

(dal 66′  D’Angelo  6.5

Ottima la mossa di Monzon di affidarsi nell’ultimo quarto di gara alla grinta, esperienza ed ineguagliabile “vis pugnandi” del capitano, che è andato a dare un grande contributo nell’interdizione);

Moretti   6.5

Se non indugiasse un pò troppo nel liberarsi della palla, correndo il serio rischio di perderla, questo calciatore sarebbe una perla rara per questa categoria, dove la marcata velocità di azione, e soprattutto la corrispondente reazione, non consentono soverchie “divagazioni” nel tempo di giocata; ma le aperture di 50 metri di Federico valgono, da sole, l’intero costo del biglietto;

Lasik    7.5

Se ci ricordiamo delle prove incolori, soprattutto in trasferta, che hanno caratterizzato le partite dello Slovacco sotto la gestione Toscano, ci possiamo fare un’idea dello strabiliante salto di qualità compiuto dall’ex bresciano sul piano dell’affidabilità tattica e soprattutto agonistica: grazie a Novellino, Richard è praticamente rinato; a nostro avviso, una delle chiavi del successo dei Lupi a Pisa è stato proprio lui;

Eusepi   6

Si batte come al solito con grande grinta e dà una grossa mano alla squadra nel non possesso, svolgendo compiti tattici di notevole importanza per Novellino, fungendo da “mediano frangiflutti” nella metà campo avversaria;

(dal 58′  Castaldo   6.5

Entra al posto del “guastatore” Eusepi, e subito si cala nel clima agonistico del match, mettendo al servizio dei compagni tutta la forza fisica e morale che possiede; nel momento topico della fase di non possesso dei Lupi, Gigi va a rubare palla e a procurarsi punizioni a favore per far rifiatare i suoi);

Ardemagni   6.5

Instancabile e addirittura commovente nel rincorrere i difensori e nel rintuzzarli, con la consapevolezza che, oltre al mestiere di bomber. deve sapere svolgere anche un lavoro sporco, basato sul sacrificio e sulla forza morale; ma ormai è risaputo: l’attaccante milanese è un calciatore completamente trasformato, addirittura anche sul piano caratteriale;

Novellino   7

Era a confronto con l’allievo Gattuso, e da buon maestro non ha perso l’occasione di un impartire una nuova “lezione” tattica al grintoso tecnico calabrese; mister Monzon ha letteralmente trasformato la squadra biancoverde, portando la sua filosofia di gioco e dando un’impronta sostanziale, specie sul piano morale, a questo gruppo di ragazzi; dieci punti nelle ultime quattro gare e l’Avellino di Novellino, anche senza i tre punti di un’ingiusta penalizzazione, può ritenersi ormai quasi completamente fuori dalle ansie della lotta per la salvezza; nel calcio non c’è la controprova, ma ci chiediamo che cosa sarebbe potuto succedere se a questo Avellino fosse stato affidato un grande condottiero come Monzon già dall’agosto dello scorso anno.

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