“Altri posti straordinari, che non risultano in rete, cosiddetti barella nel sistema MY Hospital in aggiunta ai posti letto ordinari, per eventuali emergenze/urgenze interne e per fornire anche assistenza ai pazienti da stabilizzare in attesa di intervento chirurgico urgente a seguito della carenza di personale infermieristico in Sala Operatoria.
Nel tempo le barelle sono divenute posti letto effettivi costantemente occupati e naturalmente assistiti sempre dallo stesso personale.
Sembrerebbe che i posti letto- barella aggiuntivi siano privi di adeguato monitoraggio centralizzato ed allocati nella sala individuata come terapia intensiva staccata dalla sala di rianimazione.
Personale costretto ad assistere costantemente 12/13 pazienti, a cui si aggiunge il quattordicesimo e qualche volta addirittura il quindicesimo assistito in Sala Operatoria per mancanza di ventilatori meccanici.
Pazienti che una volta estubati non vengono tempestivamente trasferiti presso la Unità Operativa di riferimento.
Attività lavorativa maggiormente gravata allorquando una unità infermieristica è costretta ad allontanarsi prontamente e velocemente, lasciando in sospeso qualsiasi attività assistenziale in essere, in caso di chiamate di emergenza intraospedaliera e codici rossi afferenti al Pronto Soccorso e nelle varie UU.OO che necessitano di assistenza rianimatoria.
Sottolineiamo che attualmente il personale in carico c/o la U.O.C. di Anestesia e Rianimazione è di 24 unità infermieristiche a fronte delle 30 unità infermieristiche in servizio nel 2006 che tuttavia sono quelle previste, con riferimento a posti letto assegnati dal Decreto 67 del 14/7/2016.
Diminuito il personale infermieristico nonostante siano aumentate le attività assistenziali soprattutto per i posti riservati alle branche di alta specialità (Neurochirurgia, Chirurgia Oncologica d’urgenza) e per l’assistenza che il personale infermieristico assicura in collaborazione con il medico anestesista ai pazienti ricoverati presso altre UU.OO. (per eseguire ad esempio manovre di posizionamento CVC, Broncoscopie ecc.). Attività, quest’ultima che viene svolta in assenza di idonea procedura ed in carenza di personale dedicato.
Abbiamo denunciato queste problematiche al Direttore Generale Percopo e alla dott.ssa Conte Direttore Sanitario dell’Azienda “Moscati” e contestualmente chiesto un tavolo tecnico dove, insieme agli attori principali, dovranno essere programmate soluzioni e tempi. Basta attendere aiuti dall’alto e che puntualmente non arrivano. Vigileremo e denunceremo agli organi di competenza le mancanze che riscontreremo come pure porteremo a conoscenza alla cittadinanza le cose buone fatte e che si andranno a fare”, conclude il Segretario Santacroce.