Lupi: giovedi sera contro il Latina conterà solo vincere
Il bruttissimo derby giocato dai Lupi sabato scorso contro i cugini salernitani ha lasciato molto amaro in bocca ai tifosi biancoverdi.
Ad analizzare, sia pure sommariamente quanto accaduto sul prato dell’Arechi, c’è da dire che, già un quarto d’ora dopo il calcio d’inizio del derby, avevamo avuto la sensazione che l’atteggiamento tattico e mentale dei ragazzi di Novellino fosse identico a quello che essi avevano mostrato a Benevento. Poi, man mano che i minuti passavano, è stata la stessa cronaca della partita ad incaricarsi di toglierci anche i dubbi residui: era davvero la replica del derby giocato nel Sannio dai biancoverdi.
Di gare negative come quella dì Salerno i Lupi ne hanno giocate parecchie in questa stagione, specie in trasferta. In pratica si è palesata nei calciatori dell’Avellino una carenza di mentalità vincente, ma è emersa anche una “non spiccata maturità caratteriale”, per usare un eufemismo.
A nostro avviso, i difetti della squadra biancoverde si sono rivelati strutturali, nel senso che la rosa avellinese non ha mai posseduto un alto tasso di personalità, forse perchè accanto al nucleo formato dai “senatori” D’Angelo, Castaldo e lo stesso Jidayi, non sono stati stati trovati a sufficienza, da parte di chi ha condotto il calciomercato per conto dell’Avellino, uomini prima e calciatori poi, di un certo spessore tecnico e mentale, che potessero essere in grado di reggere le insidie di un campionato snervante ed assai insidioso (perchè molto equilibrato) come quello della serie B.
D’altronde, tornando al discorso specifico relativo al derby dell’Arechi, anche Novellino, nella sala stampa dello stadio salernitano, rispondendo proprio ad una nostra osservazione sulle motivazioni che dovevano essere messe sul campo da parte dei Lupi (e che invece, paradossalmente, sono state viste più in chi non ne aveva tante, come i Granata), il tecnico biancoverde, scuro in volto, senza giri di parole, ha parlato di una squadra che in campo non ha mostrato i denti all’avversario, non ci ha messo quella grinta e quella determinazione assolutamente necessaria per essere padroni del confronto.
Però, è anche vero che, se per un attimo, diamo un’occhiata attenta alla classifica, una considerazione s’impone. Premesso che non abbiamo alcuna voglia di dare alibi alla squadra, specie in questo momento delicato, non possiamo non riferirci, in maniera nuda e cruda, al valore dei numeri, che nel calcio, come in tanti settori della vita di relazione, rapprentano verità incontrovertibili: l’Avellino ha ottenuto sul campo 49 punti. Senza una sentenza quanto meno anacronistica, che penalizza oltremodo la società biancoverde, i Lupi, lo dice la classifica attuale, sarebbero già salvi. Ed ora come ora, avrebbero già ampiamente raggiunto l’obiettivo di inizio stagione: una salvezza tranquilla (visto e considerato che l’Avellino già alla 36sima giornata, vale a dire a sei partite dalla fine del campionato, con un girone di ritorno da play off, vincendo a Pisa, era arrivato ad ottenere 47 punti sul campo).
Ma ci pare altrettanto chiaro che questa lettura “asettica” dei numeri restituiti dal campionato dei Lupi, ora come ora, lascia il tempo che trova, avendo davanti a noi una realtà “ufficiale” che impone all’Avellino di dover battere necessariamente il Latina per agguantare la matematica salvezza.
I Biancoverdi sono chiamati, dunque, a combattere l’ultima battaglia per prendersi ciò che gli spettava, ma che loro stessi, con prestazioni decisamente incolori, e sicuramente inammissibili sul piano agonistico, hanno addirittura messo in dubbio fino all’ultima giornata. Insomma, è il momento del riscatto morale di questi calciatori che indossano la gloriosa casacca biancoverde. Contro il Latina, D’Angelo e compagni hanno l’occasione giusta per farsi perdonare dai tifosi biancoverdi. Noi siamo sicuri che essi non si lasceranno sfuggire l’opportunità di chiudere con la vittoria questo campionato, per cosi dire, giocato “sulle montagne russe”.
Mister Novellino sa il fatto suo, è troppo esperto per non sapere cosa dire e chiedere ai suoi ragazzi in questi giorni che precedono la “battaglia finale”. Del resto, riteniamo che ci sia poco da parlare per questo tipo di gara: sarà l’importanza stessa del match ad indicare la strada ai biancoverdi per fare propria quest’ultima battaglia. Per una volta tanto, l’aspetto tattico e tecnico assumeranno un ruolo decisamente secondario, perchè quel che conterà sarà la determinazione e la ferocia agonistica, che, almeno questa volta, i Lupi non potranno non riversare in campo.
Perchè le chiacchiere stanno a zero: giovedi sera contro il Latina conterà solo vincere!