Benevento è in delirio: gli Stregoni superano il Carpi (1-0) e volano nell’Olimpo del calcio italiano
Benevento – Carpi 1 – 0
Benevento: Cragno, Venuti, Camporese, Lucioni, Pezzi (91′ Padella), Eramo, Chibsah, Viola, Lopez (79′ Del Pinto), Puscas (72′ Cissè), Ceravolo. A disposizione: Gori, Gyamfi, De Falco, Buzzegoli, Matera. All.: Baroni.
Carpi: Belec, Struna (20′ Sabbione), Romagnoli, Poli (51′ Lasagna), Letizia, Jelenic, Mbaye, Bianco, Di Gaudio, Lollo (73′ Fedato), Mbakogu. A disposizione: Colombi, Seck, Gagliolo, Concas, Pasciuti, Mbaye, Carletti, Beretta. All.: Castori.
Arbitro: Pasqua di Tivoli.
Marcatori: 32′ Puscas (B),
Ammoniti: Eramo (B), Bianco (C), Lollo (C), Mbaye (C). Rec: 2′ pt; 5′ st.
Un gol poco dopo la mezzora di gioco, siglato da Puscas, vale la vittoria giallorossa, che porta il Benevento nell’Olimpo del calcio italiano. Un’intera provincia, il Sannio, letteralmente in delirio per la squadra di Oreste Vigorito, di Salvatore Di Somma e di mister Baroni, che raggiunge un sogno appena dodici mesi fa assolutamente impensabile. Invece è tutto vero: in un solo anno due promozioni, dalla C alla A. Niente male per una società che in 87 anni di storia non aveva mai conosciuto fino al 2016 le prime due categorie del calcio nostrano.
E’ stata una stagione esaltante quella del Benevento, che soprattutto negli ultimi due mesi ha saputo risalire la china dopo una lunga serie di risultati non esaltanti, che avevano concretamente messo in disucssione anche la stessa partecipazione degli Stregoni ai play off. Obiettivo che è stato raggiunto in extremis, grazie a quella rocmabolesca vittoria in casa contro il Frosinone a pochi secondi dalla fine del match. Con il successo sui Ciociari, Lucioni e compagni impedirono alla squadra di Pasquale Marino di approdare direttamente in serie A, per la regola che vuole anche la terza promossa in A se riesce a conservare, al termine della regular season, almeno dieci punti sulla quarta. Cosa che non è avvenuto proprio perchè il Benevento ha chiuso a men nove sui gialloblu laziali.
Poi una serie di partite nella post season che ha mostrato la vera forza del Benevento: la caratura tecnica complessiva del gruppo di Baroni, ma anche un gruppo sano all’interno dello spogliatoio, che ha saputo raddrizzare la barca nelle ultime gare (a partire dal derby con l’Avellino, che gli Stregoni vinsero, dando una scossa al proprio morale e alla classifica). Dopo il match contro i Lupi, il Benevento ha ripreso a vincere con continuità e sono arrivati i play off, dove i Giallorossi hanno messo in fila prima lo Spezia (battuto in casa 2-1), poi il Perugia (1-0 in casa e 1-1 al Curi) e nella finale il Carpi: pari a reti inviolate al Cabassi e vittoria questa sera al Ciro Vigorito.
L’atto finale di questa sera contro gli Emiliani dello scaltro ed esperto tecnico Castori, ha dato il senso definitivo del valore du questo Benevento, che ha letteralmente annullato le velleità del Carpi, superandolo in maniera chiara, senza alcun tipo di discussione. Proprio nell’ultima partita della stagione 2016-2017, Lucioni e compagni hanno meritato di approdare nella massima serie, realizzando una rete (anche, se per regolamento, al Benvento sarebbe bastato anche un pareggio) e tenendo praticamente in “scacco” il pur forte Carpi per l’intero arco dell’incontro.
Gli artefici di questo miracolo sannita si chiamano capitan Lucioni, Walter Lopez, Chibsah, Viola (grande direttore d’orchestra), Ceravolo, ma anche Falco, Ciciretti e lo stesso Puscas che è venuto fuori alla grande proprio nello scorcio finale del campionato.
Ora per la società di Oreste Vigorito comincia una nuova era, quella del calcio ai massimi livelli. Non sarà facile confrontarsi con le più importanti realtà del calcio italiano. Ma il patron beneventano è uomo dalle grandi sfide, e questa che si appresta ad affrontare sin dal prossimo mese di agosto, di certo non lo spaventa.