Tim Cup, Verona – Avellino 3 – 1, i Lupi lottano e non demeritano ma un pizzico di sfortuna li condanna
Verona – Avellino 3 – 1
Verona: Nicolas, Romulo, Ferrari, Caceres, Souprayen, Buchel, Valoti (dal 65′ Valoti), Bessa, Cerci (dal 61′ Fares), Pazzini (dal 78′ Zuculini), Verde. A disposizione: Silvestri, Coppola, Kumbulla, Cherubin, Bearzotti, Fares, Fossati, Zaccagni, Stefanec. All.: Pecchia.
Avellino: Radu, Laverone, Suagher, Migliorini, Rizzato, Moretti (dal 46′ Ardemagni), Molina (dal 78′ Falasco), D’Angelo, Di Tacchio, Bidaoui (dal 68′ Asencio), Castaldo. A disposizione: Lezzerini, Kresic, Ngawa, Pecorini, Camarà. All.: Novellino.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.
Reti: al 34′ e 38′ Verde (V), al 48′ Castaldo, all’87’ Zuculini (V).
Ammoniti: D’Angelo, Falasco (A), Ferrari (V). Angoli: 7-6.
In casa di una squadra di serie A, i Lupi combattono e certamente non demeritano, ma la sfortuna li condanna. Il migliore Avellino dall’inizio della nuova stagione rende la vita difficilissima ad un Verona che ha mostrato qualche lacuna. I ragazzi di mister Novellino non si sono risparmiati ed hanno giocato a viso aperto contro i più quotati avversari.
Per la mole di gioco svolto e per le tante azioni da gol che Castaldo e compagni hanno saputo costruirsi, la compagine irpinaavrebbe certamente meritato il pareggio, e comunque esce a testa alta dal Bentegodi. La gara giocata dai Lupi questa sera sicuramente offre al tecnico di Montemarano diversi motivi per essere soddisfatto.
Nel primo tempo il Verona ha cercato di fare la gara ma ha trovato i Lupi pronti a sbarragli la strada sulla propria trequarti e a ripartire con tanta voglia e coraggio. Ci sono voluti due disattenzioni da parte della difesa biancoverde per sbloccare la partita da parte degli Scaligeri, che hanno trovato nell’ex attaccante di Novellino, Daniele Verde, l’autore della doppietta (al 34′ e al 38′), con la quale hanno chiuso in vantaggio doppio la prima frazione di gioco.
Nel secondo tempo, il tecnico di Montemarano (che aveva approcciato il match in Veneto con lo stesso assetto proposto contro il Matera) decide di cambiare tattica, rinforzando l’attacco con l’ingresso di Ardemagni in luogo di un inconsistente e scarsamente reattivo Moretti, dando una spalla valida ad un troppo isolato Castaldo. E così, nel breve volgere di soli tre giri di lancetta, l’Avellino accorcia le distanze, proprio con Castaldo, abile a togliere la sfera a Caceres (che era in fase di disimpegno) e a trafiggere Nicolas in uscita con un piattone destro che non ha lasciato scampo al pipelet scaligero.
Il gol dei Lupi ha il potere di ringalluzzire i ragazzi di Novellino e mettere in affanno la difesa del Verona. Il portiere veneto è protagonista assoluto perchè con un paio di interventi davvero miracolosi toglie a Castaldo la gioia di una doppietta e all’Avellino la soddisfazione di un clamoroso pareggio. La squadra irpina vista nel secondo tempo mette in notevole difficoltà il Verona e strameriterebbe il pari, ma come sempre succede, se sei troppo tenero sotto porta, poi sono gli avversari (specie se sono di caratura tecnica complessivamente superori) a castigare te. E cosi, a tre minuti dal novantesimo il nuovo entrato Zuculini pone fine alle speranze dei Lupi realizzando un immeritatissimo 3-1 per gli Scaligeri, che rendono il risultato addirittura bugiardo.