Novara – Avellino, le pagelle ai Lupi: tutti promossi, con menzione speciale per i nuovi titolari Ngawa ed Asencio

Radu  6.5

E’ lui il titolare dei guantoni binacoverdi: personalità, autostima e grande reattività, sia tra i pali, sia soprattutto nelle uscite che denotano una grande voglia di stupire, anche quando prudenza vorrebbe che stesse fermo ad attendere in porta; 

Ngawa  7

Forse con l’ innesto del 25enne belga, Monzon ha trovato la chiave giusta per l’assetto difensivo più congeniale alla squadra biancoverde; la velocità unita al suo notevole livello di attenzione, fanno di questo difensore un elemento preziosissimo, che non avrà nessuna fatica ad imporsi tra i titolari; intanto anche a Novara è stato tra imigliori in campo, mettendo pure lo zampino sul raddoppio di Ardemagni, quando ha scodellato la palla per Asencio; forse è presto per dirlo, ma a noi pare di vedere in Ngawa un altro Biraschi;

Migliorini   7

Leader indiscusso del pacchetto arretrato biancoverde, non commette nessuna sbavatura, dando sempre la sensazione, nei suoi interventi, di fare la cosa migliore; il colosso di Peschiera del Garda sta diventando ormai inamovibile;

Kresic  6.5

A prima vista, Migliorni-Kresic sembra un’accoppiata strana, invece li vedi giocare insieme e ti rendi conto che questo tandem di “centraloni” è composto da difensori addirittura complementari tra loro, sebbene avere lo stesso fisico da corazzieri potrebbe indicare il contrario; Kresic è veloce e reattivo, anche se, forse, deve ancora imparare, specie nella propria area di rigore, a non perdere di vista neppure per un istante l’avversario di riferimento;

Rizzato   6

Tornava in campo dopo alcune partite saltate per infortunio, e si è notato che non è ancora al top della propria condizione, ma la sua esperienza ha saputo supportarlo alla grande;

Laverone  6.5 

Potendo agire avendo le spalle coperte da un difensore di ruolo, l’ex Vicenza riesce ad esprimere tutto il proprio potenziale di spinta e proposizione lungo l’out destro; nelle gare in trasferta, Laverone esterno alto (che lo riporta ai primi anni della sua carriera) ci sembra una soluzione assai efficace;

 (dal 78′  Lasik   S.V.);

Paghera   6

Torna in campo dall’inizio, forse anche a sorpresa, ma non demerita, riuscendo a svolgere i compiti che Novellino gli aveva assegnato, sebbene talvolta mostri un pò di lentezza sulle seconde palle;

(dal 56′  D’Angelo 6

Entra in campo a dare man forte ad una fase di non possesso dell’Avellino che stava producendo il massimo sforzo, mettendo a disposizione dei compagni la sua combattività ed esperienza);

Di Tacchio   6.5

Il solito instancabile frangiflutti nella metà campo biancoverde, assicura la sua fondamentale presenza, dando una mano decisiva al pacchetto arretrato; ottimo nel recuperare palloni e nell’organizzare la proposizione  avellinese;

Molina   7

Quando gira a dovere l’esterno ex atalantino, l’Avellino acquisisce magicamente un potenziale offensivo davvero impressionante; agisce a sinistra, ma mostra di non patire minimamente il cambio di fascia; ha l’enorme merito di regalare ad Ardemagni il pallone che lo manda in porta per il primo vantaggio avellinese; in leggero ritardo nella chiusura su Maniero, in occasione del gol novarese, ma a quel posto doveva esserci un difensore e non lui;

Asencio  7 

Il ragazzino spagnolo meritava di giocare nell’undici iniziale già dopo quel fugace assaggio delle sue potenzialità in occasione del gol negato da un arbitro distratto a Cremona; agile, veloce, tecnicamente assai dotato, nel match del Piola il 19enne mostra anche una personalità da attaccante maturo; siamo convinti che, d’ora in poi,  Novellino comincerà a vedere la presenza in campo dell’ex Primavera del Genoa come un’ottima opzione per un reparto, quello offensivo, che, ora come ora, gli restituisce solo “problemi di abbondanza”;

Ardemagni  7

Il centravanti milanese fa alla grande il suo mestiere: mettere dentro la porta avversaria i palloni che i compagni riescono a servirgli; nel secondo tempo, però, si divora un gol facile, che avrebbe potuto restituirgli una fantastica tripletta, e che soprattutto avrebbe evitato alla squadra biancoverde la sofferenza nel finale, dopo il gol di Maniero; ma cinque marcature realizzate finora in appena sei gare, sono già un patrimonio importante per l’Avellino;

(dall’ 81′  Castaldo  S.V.);

Novellino    7

Mister Monzon indovina tutto: dall’undici iniziale (scelta dei singoli, e copertura del campo) alla gestione del match; dopo cinque giornate passate a trovare l’assetto tattico maggiormente congeniale alla sua squadra, torna al suo antico “credo calcistico”, il classico 4-4-2, affidandolo, a nostro avviso, agli interpreti giusti, almeno per questo tipo di gare. 

 

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