Novellino, aggiungi due posti alla tavola dei titolari: Ngawa e Asencio meritano il bis !

Il successo indiscutibile dei Lupi sul campo del Novara restituisce a Walter Novellino altri due possibili titolari al suo già ampio e variegato ventaglio di opzioni sull’undici da proporre sin dal fischio di inizio della prossima sfida, quella casalinga con l’Empoli che si consumerà sabato 30 settembre alle ore 15. A nostro avviso i due nuovi pretendenti alla maglia di titolare sono Pierre Ngawa e Raul Asencio. 

Il primo è un 25enne che, pur vantando già una discreta carriera in Belgio, è all’esordio assoluto nel campionato italiano. Dotato di un ottimo fisico, ben distribuito lungo i 185 centimetri di altezza, Ngawa ha davvero tutto per dimostrare il suo valore anche nel Belpaese: grande capacità di concentrazione,  reattività, rapidità e velocità di base, ottimo senso della posizione e dell’anticipo, buon colpo di testa e discreta padronanza del piede destro. Sia contro il Venezia, quando è stato schierato a sinistra, sia contro il Novara, quando ha potuto agire lungo l’esterno destro (maggiormente congeniale al suo piede di calcio abituale),  l’ex Standard Liegi ha dimostrato di non essere solo un centrale di ruolo, ma di saper difendere efficacemente anche sugli esterni.

Nel match di Novara, Pierre Ngawa si è disimpegnato alla grande, arrivando a figurare, almeno a nostro avviso, tra i migliori in campo. Una conferma in Piemonte dell’ottima prova all’esordio sette giorni prima contro i ragazzi di Pippo Inzaghi. Ma, al di là del suo notevole rendimento individuale, la presenza in campo del belga risulta assai preziosa nel discorso tattico del tecnico di Montemarano, soprattutto nella ricerca di quel fondamentale equilibrio tra le due fasi: con un terzino di ruolo da una parte ed un esterno basso di spinta sulla fascia opposta, la squadra di Novellino può contare su un assetto difensivo certamente più consistente di quello fatto vedere nelle prime quattro gare di campionato, quando l’Avellino ha giocato con entrambi i terzini votati maggiormente alla fase di spinta. E la cronaca del match del Piola è lì a testimoniare che la compagine biancoverde, con questo nuovo sistema di gioco nel non possesso, non ha rischiato quasi niente, controllando a dovere la proposta offensiva degli azzurri di casa.

L’impiego di Raul Asencio nell’undici iniziale dei Lupi ha sorpreso i più, ma quelli che conoscono bene la carriera dell’allenatore di Montemarano, e soprattutto il suo “credo tattico”, non si sono meravigliati più di tanto nel vedere la riproposizione da parte di Monzon del più classico dei 4-4-2. Nel 19enne attaccante spagnolo, Novellino vede, giustamente, una punta che non è solo un terminale offensivo, ma è anche elemento capace, con i suoi movimenti e con la sua tecnica di base (che gli consente di governare bene la sfera anche ad una certa velocità), di spaziare lungo il fronte offensivo, interpretando bene la parte dell’attaccante di complemento rispetto al primo cannoniere, Matteo Ardemagni. Il giovanissimo ex Primavera del Genoa è dotato di un gran bel fisico ma anche di una discreta personalità, che gli consentono di tenere botta pure al cospetto di difensori arcigni, senza parlare dell’impressionante elevazione che lo porta a catturare tanti palloni aerei (prova ne sia la spizzata per Ardemagni in occasione del secondo gol del centravanti milanese), Insomma, almeno a nostro avviso, Asencio è attaccante di sicuro affidamento. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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