Parma – Avellino, le pagelle ai Lupi: da Radu ad Ardemagni, tutti bocciati !

Radu    5.5

E’ vero che compie un paio di parate che rendono meno pingue il conto dei gol del Parma, ma sulla rete di Di Gaudio rimane fermo tra i pali senza neppure provare ad accorciare sull’avversario per restringergli la visuale; in occasione del raddoppio di Insigne addirittura sembra incredibilmente girarsi per coprirsi il viso ed il corpo;

Ngawa    5.5

Purtroppo il suo primo ed unico svarione costa il gol del Parma, che rende subito amara la trasferta biancoverde in Emilia; poi. però, non commette più alcuna sbavatura e riesce anche a mettere la museruola a Di Gaudio;

Suagher    5 

Un primo tempo davvero negativo per il centrale lombardo che  subisce oltremodo le folate offensive dei Parmensi, beccandosi anche un cartellino giallo; non capiamo come mai Novellino lo abbia preferito al “riabilitato” Migliorini, che appariva inamovibile;

Kresic    5

Molto lento e poco reattivo nel tentativo di chiusura su Di Gaudio, che realizza il gol-lampo per i padroni di casa;  cincischia  più di una volta nella propria area di rigore, dando la netta sensazione di soffrire soverchiamente il dinamismo e la rapidità degli avanti emiliani;

Marchizza  5.5

E’ il più giovane e meno esperto della retroguardia avellinese, e,  alla fin fine, risulta anche il meno responsabile di quest’ennesima debacle; spostato sull’esterno sinistro, il ragazzino dimostra di sapersela cavare anche nel ruolo di terzino; suo quell’ottimo cross per la testa di Asencio che poteva regalare il pareggio ai Lupi;

Laverone    5

Non riesce a mettere al servizio della squadra la sua esperienza e la sua padronanza tecnico-tattica lungo l’out di competenza; spesso il suo raddoppio in fase difensiva risulta inefficace e addirittura controproducente, come in occasione dell’ammonizione che rimedia su Di Gaudio;

(dal 54′  Bidaoui  5

Ormai il suo rendimento improduttivo nelle gare esterne sta diventando una costante: anche al Tardini, dopo qualche iniziale tentativo di portare scompiglio nella retroguardia parmense, la sua azione diventa fumosa, inconcludente e fine a sè stessa);

D’Angelo     5.5

Generoso e grintoso come sempre, lotta su ogni pallone, rimediando anche un’ammonizione per fallo tattico; sua l’unica occasione per i Lupi degna di nota nel primo tempo;

Di Tacchio  5.5

Canta e porta la croce ormai ininterrottamente da 12 gare, e a Parma si notano i primi effetti negativi di questo suo superlavoro; tampona e raddoppia su tutti gli avversari, ma difetta, per giustificata scarsa lucidità, al momento dell’impostazione;

Molina   5

Giornata no anche per l’ex esterno atalantino che dopo un promettente inizio di gara, si perde nelle maglie della retroguardia emiliana;

(dal 71′  Castaldo  5.5

Tardivo ed ininfluente l’ingresso in campo del bomber di Giugliano che avrebbe meritato di partire dall’inizio, attese le condizioni di forma assai scadenti di Ardemagni);

Asencio    5

Encomiabile sicuramente il suo impegno, ed il suo continuo movimento anche in fase di non possesso, ma appare scarsamente incisivo quando è chiamato ad affondare i colpi; su quel cross di Marchizza avrebbe potuto impattare meglio la sfera, invece di “consegnare” la stessa nelle braccia di Frattali;

(dal 76′ Camarà  4.5

Non comprendiamo come mai un tecnico dell’esperienza di Novellino non abbia finora realizzato che questo ragazzo non pare possedere la personalità ed i mezzi tecnici per poter fornire un apporto importante in una squadra come l’Avellino; ammenocchè il buon Monzon non cerchi “generosamente” di fare di necessità, virtù);

Ardemagni  4.5

E’ stanco e scarsamente reattivo, sembra avere smarrito quella cattiveria agonistica che ne aveva fatto un leader nelle prime partite di campionato; anche a Parma è risultato praticamente inconcludente;  

Novellino    5

Incomprensibile davvero la scelta del tecnico di Montemarano di non schierare Migliorini, dopo che gli era stata ridotta la squalifica, ammenocchè il colosso di Peschiera del Garda, che riteniamo di gran lunga il più affidabile del pacchetto difensivo biancoverde, non avesse qualche piccolo problema fisico. Il solito schieramento con il doppio mediano centrale e i due esterni di centrocampo (anche per via di una seconda linea  complessivamente logora atleticamente), si è rivelato insufficiente ad arginare la proposizione offensiva parmense. Deleteria la sua pervicacia nel riproporre dall’inizio un Ardemagni che meriterebbe di “meditare” un pò in panchina, e la sua ostinazione nel cercare di utilizzare un cambio come quello rappresentato da Camarà, che si sta rivelando calciatore inadeguato a questi livelli tecnici.

 

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