Una poesia al giorno: La panchina ruffiana
La panchina ruffiana
Aspettava anime vaganti
nella penombra
del mattino assolato
quella panchina
che conosceva vite giovani
ed emozioni d’ogni tempo.
Sapeva anche di quei due,
vecchi ragazzi smarriti
che tentavano di unire
solitudini strane
e secondi tempi
ancora da vivere.
Quella panchina
sorrideva disincantata
sotto i due corpi
persi a guardare
il ritorno
di improbabili stelle.
Oggi
se potesse parlare
la panchina ruffiana
saprebbe spiegarci
i tanti perché
rimasti a disegnare
un futuro
comunque inquieto.
Rino Scioscia