Scandone, dopo il tonfo di Reggio Emilia, ecco la vergogna di Pesaro: 88-82
Victoria Libertas Pesaro – Sidigas Scandone Avellino 88 – 82
(17-19, 41-41; 64-61)
Ritenevamo che al tonfo di Reggio Emilia, potesse seguire una reazione almeno dignitosa da parte degli uomini di Vitucci, al cospetto dell’ultima della classe, la modesta Victoria Libertas Pesaro. Invece sbagliavamo, perchè la Scandone, questa squadra senza cuore e senz’anima, adesso è anche senza vergogna. Pensate, gli umili cestisti di Sandro Dell’Agnello hanno finora racimolato appena 6 punti in sedici gare. E ben 4, dei miseri punti (i due terzi dell’intero bottino in campionato) li hanno presi da Avellino. Roba da non credere. Sembrava che in settimana la dirigenza avellinese avesse fatto chiarezza all’interno del team di Vitucci. Invece, questo coacervo di cestisti di “marmo”, che indegnamente indossa la gloriosa canotta biancoverde, ha, se possibile, fatto addirittura peggio dell’indecorosa prestazione di Reggio Emilia. Contro un’avversaria, la Vuelle Pesaro, che, pur non essendo in possesso di un tasso tecnico particolarmente adeguato al livello del massimo campionato italiano di basket, ha cercato quanto meno di metterci il cuore, la Scandone dopo un primo quarto tra alti e bassi, ha praticamente perso tutte le altre frazioni di gara. Del resto, prescindendo dal sistema di gioco in fase di possesso palla, già a voler considerare la fase difensiva dei biancoverdi, ci si rende conto del bassissimo livello di “cattiveria” messo sul parquet dagli uomini di Vitucci: prendere quasi novanta punti da Pesaro, significa che non si può parlare solo e soltanto di scarsa concentrazione o assetto tattico carente. Si deve pensare che è venuta meno proprio la voglia di lottare da parte dei singoli. Che all’Adriatic Arena davvero non si è vista per niente. Capirete che dopo una gara cosi “non giocata” da parte di Avellino, ci pare pure fuori luogo stare ad analizzare dal punto di vista tecnico-statistico i motivi di questa sconfitta, anzi di questa ulteriore brutta figura dei Biancoverdi della palla a spicchi.
Dopo la clamorosa debacle di Reggio Emilia (venuta comunque da un’avversaria di ottimo livello), dicemmo che era giunta l’ora di una decisa presa di posizione da parte della società, che pure ha investito fior di quattrini per un’annata che si auspicava di ben altro spessore. Francamente dopo la vergogna di Pesaro, non sappiamo proprio cosa pensare. La pazienza non ci manca e attendiamo che i vertici della Sidigas pongano fine a questo “sperpetuo”, tagliando subito i rami secchi e improduttivi. Il problema è che non sarebbero pochi quelli che in casa Scandone meriterebbero di avere, sin da subito, il benservito.
Il Tabellino della Scandone:
Thomas 14, Biligha, Lakovic 8, Richardson 6, Spinelli 1, Ivanov 22, Dragovic, Morgillo, Cavaliero 14, Riccio, Hayes 3, Dean 14. All. F.Vitucci.