Avellino – Cesena, le pagelle ai Lupi: Marchizza, Di Tacchio e Molina sopra tutti
Radu 6
Il voto è solo per la stima nei suoi confronti, non certamente per la valutazione di una prestazione ingiudicabile, visto e considerato che il 20enne rumeno non ha dovuto effettuare neppure una parata;
Migliorini 6
Non era facile per il gigante di Peschiera del Garda giocare da centrodestro in una difesa a tre, dovendo dare un’occhiata particolare a Jallow, l’attaccante più veloce dei bianconeri, ma lui ha saputo offrire ampie garanzie; peccato per quei suoi due colpi di testa parati alla grande da Fulignati, che ha negato all’ex stabiese la gioia del primo gol in maglia biancoverde;
Morero 5
Avrebbe meritato ampiamente la sufficienza se non si fosse fatto anticipare (e anche spintonare) da Cacia, che all’ultimo respiro ha tolto due punti strameritati ai Lupi;
Marchizza 6.5
Utilizzato finalmente nel ruolo e nei compiti che gli sono più congeniali, il ragazzo ex Roma ha ripagato mister Novellino con una prestazione praticamente inappuntabile, dando sostanza ed affidabilità al pacchetto arretrato biancoverde;
Laverone 6
Volitiva ed incessante la sua spinta sulla fascia destra, dalla quale riesce a mettere cross invitanti per gli avanti avellinesi; sgravato dai compiti prettamente difensivi, l’ex Vicenza compie in pieno la propria parte;
Molina 6.5
Giocava da interno (ruolo che comunque è nelle sue corde) ma la prestazione del 25enne ex Atalanta è risultata a livello di quelle dei tempi migliori; spesso andava ad alternarsi sulla fascia destra con Laverone, ma poi si accentrava, creando comunque lo scompiglio nella retroguardia cesenate;
Di Tacchio 6.5
Nel centrocampo a cinque il mediano pugliese, da perno centrale, era quello che assolveva ai compiti più delicati, ma anche più faticosi, assicurando alla zona nevralgica il massimo del rendimento, sia nel non possesso, sia nella proposizione; prestazione davvero esemplare;
Wilmots 6
Sorprendentemente positivo l’impatto nel match del figlio d’arte belga, con una prima mezzora di gioco davvero sopra le righe, sia per l’intelligenza tattica, sia soprattutto per alcune giocate che hanno strappato applausi a scena aperta; è calato vistosamente nella ripresa, forse per via del fatto che non giocava da tanto tempo, specie a questi livelli;
(dal 60′ Moretti 6
Riabilitato per mancanza di “clienti” al calcio mercato, l’estroso centrocampista genovese, ha rilanciato e rinvigorito le iniziative offensive dei Lupi nell’ultima mezzora, mettendo il sigillo ad una prestazione positiva con l’esecuzione semplicemente perfetta del calcio di rigore; può essere davvero il valore aggiunto dei Lupi, magari entrando a gara in corso, proprio come in questo match);
Rizzato 6
Ottimo il primo tempo di un altro veterano troppo a lungo rimasto in naftalina; dal suo piede mancino sono nate sempre proposte invitanti per le punte biancoverdi; è calato alla distanza;
(dal 77′ Falasco 6
Entrato nell’ultimo quarto d’ora a rilevare un esausto Rizzato, ha portato nuova linfa alla fascia sinistra; ha messo in mezzo un paio di palloni importanti e si è procurato con intelligenza il rigore sul solito, improvvido, Donkor, che ha nel suo dna la “generosità” nei confronti degli avversari);
Asencio 5.5
L’avvio del giovane attaccante spagnolo è stato di quelli che promettono tanto, ma poi, con il passare del tempo, si è scoperto che la sua giornata non era proprio quella ideale;
Ardemagni 6
Tornava in campo dopo mesi di tribolazione per via della pubalgia, e si è battuto da vero lupo; però quella clamorosa occasione da gol sprecata al 13′ (a pochi metri dalla porta spalancata, colpito il palo) è una macchia che pesa sulla mancata vittoria dei Lupi, anche se è stato sfortunato nel secondo tempo perchè, su una sua eccellente incornata tra due difensori, il portiere avversario gli ha negato la gioia del gol; il voto di sufficienza piena è da annettere soprattutto all’enorme impegno profuso;
(dal 95′ De Risio S.V);
Novellino 6.5
I suoi ragazzi hanno offerto una prestazione di grande spessore, sia fisico che tecnico, con un gioco spettacolare ma anche redditizio, in termini di produzione offensiva, il che è apparso oltremodo sorprendente per come era messa la rosa dell’Avellino, con ancora tantissime assenze. Ottima è risultata la scelta tattica del 3-5-2, con due interni Molina (buono davvero anche in ruolo non suo) e Wilmots che sanno dare del tu alla palla. Senza contare i cambi che hanno dato ulteriore spinta ed imprevedibilità alla proposizione della squadra biancoverde.