Ariano Irpino, l’appello finale di Giuseppe Galati, candidato al Senato per Forza Italia: “Dare fiducia al Centrodestra per far ripartire il Sud”
“Sono uno di voi, un uomo del Sud che combatte per far rinascere questa terra, dare un lavoro ai suoi figli e far ripartire l’economia attraverso la valorizzazione delle sue tante eccellenze. Sono qui adesso e lo sarò anche dopo le elezioni, non faccio parte di quella categoria di politici che si fanno vedere ogni cinque anni solo per chiedere il voto e dire quante belle cose hanno fatto nel frattempo. Fantasmi, quelli sì, che in tanti anni hanno solo preso e mai dato all’Irpinia, al Sannio e al Mezzogiorno”.
Lo afferma Giuseppe Galati, candidato del Centrodestra al Senato nel collegio uninominale Campania 3, che anche oggi partecipa a numerosi appuntamenti elettorali, molti dei quali nell’arianese, in attesa della convention finale della coalizione nell’auditorium della città del Tricolle che sarà conclusa dall’ex ministro Mara Carfagna. Le sue parole trovano la condivisione della gente che gli mostra fiducia e applaude alle soluzioni proposte per affrontare le singole problematiche. Il racconto della giornata nelle sue dichiarazioni.
La campagna elettorale. “Sono molto soddisfatto di questa campagna elettorale – dice Galati – vissuta molto intensamente. Sono stato in quasi tutti i comuni del collegio, effettuando oltre 200 incontri. Mi sono confrontato con almeno 50 associazioni di categoria, tra le quali molti degli ordini professionali della provincia di Avellino. Ho parlato con migliaia di persone e centinaia di amministratori locali. Insomma, un autentico viaggio che, percorrendo circa 10mila chilometri, mi ha permesso di scoprire meglio l’Irpinia e una vasta fetta di Sannio. Una terra dove ero stato in passato per la mia attività politica, di sottosegretario e membro di varie commissioni parlamentari ma che ora mi è entrata dentro. La gente ha avuto modo di conoscermi e apprezzarmi per il mio modo di rapportarmi con tutti alla pari. In oltre un mese ho raccolto istanze, intercettato esigenze e bisogni, compreso i problemi e ascoltato dalla viva voce della comunità quali sono le priorità per questo territorio. Questioni, situazioni, disagi non dissimili da altre zone interne del Meridione che voglio contribuire a rilanciare. Del resto non c’è sviluppo per l’Italia se non si rimette in moto il Sud con provvedimenti studiati per incentivare lavoro e imprese”.
Gli avversari. “Mi pare che la mia semplicità e la mia determinazione – afferma il candidato del Centrodestra – abbiano fatto presa. Finora ho avuto modo di registrare la percezione che i cittadini hanno dei politici in generale, in tanti scambi di idee e opinioni, anche al bar, in edicola o in pizzeria, e ho capito che chi ha governato finora larga parte di questo territorio lo ha fatto in maniera superficiale, senza mai parlare con la gente, comprenderne fino in fondo le richieste di aiuto, sostegno, cambiamento. Il Centrosinistra, come altrove, va raccontando di aver raggiunto grandi obiettivi ma allora perché questa provincia è in uno stato di abbandono da ogni punto di vista? Negli ultimi giorni, poi, si sente parlare di zone speciali, fondi per le aree di crisi e altri conigli tirati fuori dal cilindro alla vigilia del voto, che lasciano davvero molto perplessi. L’ultima trovata è quella del Governo che rinnova i contratti dei dipendenti pubblici comunali e lascia il conto da pagare agli enti locali. Siamo seri, basta prendere in giro gli elettori. Noi siamo quelli che non fanno i voli pindarici dei 5 Stelle, che su ogni questione si contraddicono il giorno dopo. E che cercano di farsi portavoce di quel voto di protesta, giusto per quanto è successo negli ultimi 7 anni di Governi non eletti, ma mal riposto”.
Il programma. “Da un mese a questa parte – spiega Galati ricordando i punti salienti del programma illustrati anche nei diversi appuntamenti di oggi – siamo gli unici che stanno parlando, con chiarezza, di ciò che vogliono fare per far ripartire il Mezzogiorno e l’intero sistema Paese. Introdurre una flat tax per ridurre il carico fiscale su famiglie e imprese e rilanciare la domanda e gli investimenti. Una serie di sgravi contributivi per le aziende che assumono e stabilizzano i lavoratori con contratti a tempo indeterminato. Semplificare la burocrazia, avviare politiche economiche tese a realizzare infrastrutture e opere pubbliche, implementare servizi accessibili a tutti, creando le giuste condizioni di sviluppo e appeal per investitori privati. Sostegno alla famiglia e alla natalità, per promuovere la quale mi sono impegnato in prima persona, raddoppio dell’assegno di invalidità, adeguamento delle pensioni minime, aiuti concreti ai diversamente abili e ai loro familiari. Più sicurezza per tutti riformando il comparto e potenziando le forze dell’ordine da un lato, e regolarizzando l’ingresso degli immigrati dall’altro. E poi fondi per la formazione e l’Università, oltre a un massiccio piano per l’edilizia scolastica. Di questo stiamo parlando con i cittadini. Dunque, per voltare pagina, dare una maggioranza parlamentare al Paese con idee e progetti chiari ed evitare larghe intese o accordi sottobanco il Centrodestra è davvero l’unica alternativa possibile”.