Venticano, visita alla Fiera Campionaria del Presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania, Maurizio Petracca
Visita a sorpresa, stamane presso la Fiera di Venticano, del presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania, Maurizio Petracca.
Piacevolmente impressionato dalla moltitudine di espositori – oltre 230 -, Petracca è intervenuto nel corso dell’incontro “Le produzioni agroalimentari irpine e la sicurezza alimentare”, organizzato dall’Ordine dei Medici veterinari della provincia di Avellino, dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno edalla Asl di Avellino.
“La Fiera di Venticano, ottimamente organizzata dalla Pro Loco Venticanese, con i suoi quarantuno anni è diventata una tradizione”, ha affermato il presidente della Commissione Agricoltura. “Questo incontro
su temi agricoli di grande attualità – ha proseguito – dimostra che, come si dice, questa manifestazione è sul pezzo. Auspico che possa crescere ancora, puntando sempre su tematiche agricole, ma entrando però nello specifico. Agricoltura, consulenza e ricerca nel settore sono argomenti che possono richiamare operatori e visitatori da ogni parte della regione, per cui Venticano potrebbe su questo porsi come fulcro
della discussione, diventando specificità territoriale all’iterno della Campania”.
Nel suo breve intervento, Petracca si è soffermato sui PSR e sulla difficoltà iniziale che il governo regionale ha incontrato: “Erano tutti o quasi incentrati sulla fascia costiera, la nostra interazione continua con Bruxelles ha fatto sì che che potesse diventare maggiormente calibrata sulle aree interne”.
Al centro degli interventi dei relatori il ruolo del Centro di Riferimento Regionale per la Sicurezza della Ristorazione Pubblica e Collettiva e delle Produzioni Agroalimentari Tradizionali. “Lo scopo – ha affermato Vincenzo D’Amato, presidente provinciale dell’Ordine -è quello di portare alla luce il sommerso attraverso i controlli, facendo emergere cioè le aziende non a norma. Perciò abbiamo bisogno di chi voglia occuparsi di sicurezza alimentare a tutti i livelli”. Di “lavoro intelligente da fare” ha parlato Antonio Limone, direttore del Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, che ha aggiunto un particolare: “Non c’è più steccato tra agricoltur e sanità, e quest deve essere chiaro nche a livello istituzionale. Attraverso la redazione di schede sui singoli prodotti – ha aggiunto Limone -, dobbiamo agire per modificare le abitudini alimentari delle mense scolastiche, favorendo e innescando la catena dei prodotti tipici, se è vero che in questa zona il prodotto tipico è un volano per l’economia. Il veterinario – ha concluso Limone – è il miglior alfiere della biodiversità, e se si lavora bene con la sezione provinciale dell’IZSM, può essere avanguardia
di questa nuova dinamica alimentare”.