Avellino, giovedì 31 maggio alle ore 19 presso l’AXRT Contemporary Gallery sarà inaugurata una mostra di Adele Ceraudo
Giovedì 31 maggio alle ore 19, presso la AXRT contemporary gallery di Avellino sarà inaugurata la mostra di Adele Ceraudo. L’evento artistico, curato da Stefano Forgione, prevede l’esposizione di 20 lavori dell’artista, di cui alcuni inediti, oltre la proiezione di un video/arte inedito che ha come protagonista la stessa Adele Ceraudo. Dopo il successo della sua personale al PAN di Napoli, curata da Daniela Wollmann, la Galleria di Avellino è onorata di proporre i disegni a penna e le opere che saranno esposte, al suo pubblico.
CENSURA
La grammatica del femminile, la sintassi di uno spazio morale, il disegno di una rivelazione identitaria. L’arte ha da sempre rappresentato il momento di sintesi tra i profili di spiritualità e di materialità coinvolte nella rappresentazione del fatto, che da tratto meramente fisico diviene così composizione, assunzione, evocazione, in una parola opera che si astrae dal suo stesso creatore per assurgere a patrimonio della sensibilità dell’osservatore.
Anche il dialogo tra “temporalità” e “spiritualità”, che ha assunto nel tempo molteplici evoluzioni dinamiche, assurge ad “occasione” di sintesi logica tra morale, corpo, sensi, emozioni, cultura, etica.
Adele Ceraudo usa il suo corpo come modello della sua ricerca pittorica, tramite le sue indiscusse capacità teatrali. La donna sempre al centro dei suoi lavori, viene da lei “usata” per rappresentare opere del passato, sostituendo ai soggetti reali la figura del suo corpo, accentuandone la sinuosità, sotto i colpi sferzanti delle sue penne.
Gli artisti con il loro spirito creativo, hanno sempre “raccontato” i fasti, i fatti e le vicissitudini dell’uomo e del tempo, permettendone la rappresentazione dei pensieri, dei dogmi, delle aspirazioni e desideri.
L’espressione laica , di un corpo femminile nel rappresentare la crocifissione, non vuole essere una provocazione di carattere religioso o culturale, ma la semplice esaltazione di ciò che ama, lasciando all’osservatore la possibilità di trarne qualsiasi altro tipo di messaggio.
Nei suoi disegni a penna si percepisce, oltre alla capacità tecnica, l’amore, l’attrazione verso quel corpo e l’esaltazione dei temi trattati, che conferisce alle sue opere forza creatrice, oltre che l’energia necessaria per raggiungere nuove frontiere espressive.
“Take eat this is my body” è una frase che ella stessa pronuncia a mo’ di provocazione, senza nessuna implicazione di carattere religioso. Il suo messaggio, attraverso l’uso delle bibliche parole, avvicina l’arte alla sua essenza creatrice, concedendo all’osservatore la possibilità di prendere in maniera quasi “fisica” un pezzo di quell’opera d’arte stessa, e di nutrirsene.
Proprio perché il tema religioso nelle sue opere viene usato solo a scopo rappresentativo, per mettere in scena e sublimare artisticamente il suo corpo ed il suo ego, la Censura, inutile nel mondo dell’arte perché inesorabilmente travolta dalla capacità creativa degli artisti, va liberata ed il giudizio sull’opera va lasciato alla sensibilità di chi riesce ad apprezzarla.
ADELE CERAUDO Biografia
Adele Ceraudo nasce a Cosenza nel 1972. Dopo il liceo artistico frequenta a Firenze la facolta’ di architettura, sono anni in cui in parallelo prosegue la sua ricerca d’arte e approfondisce lo studio del disegno che caratterizzera’ nel tempo la sua produzione artistica a cui affianca l’attivita’ di grafica, illustratrice e attrice. Esordisce nel 2007 con la personale “Nudi a penna” a Cosenza, ma e’ Roma la citta’ in cui si relaziona e conosce artisti, storici dell’arte, fondazioni, gallerie italiane e internazionali. Qui nel 2009 presso la Galleria dell’Orologio espone la personale “Just wearing Ink”, presentata nello stesso anno a Barcellona; parallelamente partecipa a premi d’arte contemporanea e a collettive accanto ad artisti affermati, anche in occasione di aste di solidarieta’ come “Fabula in Arte” ospitata al museo Greco e Mastroianni di San Salvatore in Lauro a Roma. Nel 2010, sempre nella capitale, espone nel foyer del teatro Quirino e al museo Centrale Montemartini come finalista del premio Talent Prize, lo stesso anno una sua personale e’ ospitata nel Museo Civico dei “Bretti e degli Enotri” di Cosenza; in seguito come Presidente dell’associazione Green Generation Adele Ceraudo e’ promotrice della rassegna romana “Battiti-con le donne, per le donne” di cui e’ madrina Irene Pivetti. Partecipa alla 54′ edizione della Biennale di Venezia, padiglione Calabria, ed e’ accolta a Venezia nella mostra “L’ombra del divino nell’arte contemporanea” a cura di Vittorio Sgarbi. e’ inoltre invitata alla Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea di Istanbul “Immagine Italia, l’arte ambasciatore della cultura italiana nel mondo”, e dal 2011 e’ presente in esposizione permanente a Palazzo de Brutii di Cosenza con un’opera dedicata alla figura di S. Francesco di Paola. Nel 2012 a Roma presso la galleria Opera Unica, nell’ambito di un progetto a cura di Takeaway Gallery, Adele Ceraudo si confronta per la prima volta con la creazione di un’installazione in uno spazio di metri 3x2x6 nel ghetto ebraico, realizzando l’opera “Guardami” con disegni a Bic, mesh in pvc di grandi dimensioni (m 3×2) e un tappeto stampato con immagini e parole. Dello stesso anno sono la personale “Eros…linguaggi plurimi del corpo” a cura di Francesco Gallo Mazzeo esposta al Castello Chiaramontano di Racalmuto (Agrigento) e la mostra “InassoLei” a cura di Kora Diffusone Culturale, ospitata in via Margutta a Roma con la presentazione del volume contro la violenza di genere “Omicidio dell’anima” di Giancarlo Perazzini. Partecipa inoltre alla II edizione della Fiera d’Arte Contemporanea di Arezzo. Nel 2013 e’ a Fiuggi con Vittorio Sgarbi per la collettiva “L’acqua, la luce, la pietra” e anche a Roma al Teatro Lo Spazio, dove affianca Betta Cianchini con la performance teatrale “Blitz Artistico” in occasione della prima edizione della manifestazione Notte Rossa, contro il femminicidio. Diverse le partecipazioni ad eventi solidali e le donazioni di opere per aste di beneficenza a favore di cause sociali e culturali, intese come percorsi fondamentali nella filosofia di vita dell’artista. A Milano per il FuoriSalone 2014 e’ invitata a partecipare al progetto Wallpepper, carta da parati d’autore, con cui inizia un nuovo percorso che unisce arte e design. Sempre a Milano, durante l’inaugurazione di una sua mostra personale si esibisce in una performance in cui strappa il suo disegno “La Crocifissione”, in un’azione dal forte messaggio artistico e sociale. Nel 2014 a Melbourne e’ madrina di G.A.I.A., progetto che favorisce gli scambi artistico-culturali tra Australia e Italia e nel 2015 espone la personale “Le Affinita’ Elettive” con opere ispirate ai grandi maestri del passato e a immagini iconiche della storia dell’arte italiana, reinterpretate in chiave femminile. Il 2015 vede inoltre la partecipazione dell’artista ad Arte Fiera Bologna, invitata nello spazio Culturalia per una performance di disegno a penna Bic dal vivo. Nel 2016 Adele Ceraudo e’ ospitata nel ciclo di conferenze “TEDx Cesena”, con la proiezione di video e immagini che la accompagnano nel racconto del suo percorso di arte e di vita. Nel 2017 partecipa a collettive di prestigio e manifestazioni legate al delicato tema del femminicidio tra cui “Wall of Dolls” a Milano, installazione che riunisce il mondo della moda e dell’arte contro la violenza sulle donne. e’ presente inoltre nelle collettive “Arte contro la corruzione” presso Casa Testori a Milano; BIAS Biennale di Arte Sacra di Palermo; “Works on Paper” presso Spazio 22 a Milano; “Donne della Vite” e “Amani for Africa”, asta di beneficenza presso Spazio81 a Milano, esponendo accanto ad artisti del calibro di Alighiero Boetti, Giovanni Gastel, Gustav Klimt, Mimmo Paladino, CY Twombly e altri. Da febbraio a marzo 2018, l’artista e’ stata ospite del PAN, Palazzo delle Arti di Napoli, con una importante mostra che racconta, per mezzo di foto, disegni a bic, stampe di media e grande dimensione, video arte e documentary, digital video ed una performance live quotidiana, i primi 10 anni di carriera. Dagli esordi cosentini, al percorso romano, il passaggio australiano sino all’attuale produzione milanese/newyorkese. Piu’ di 50 opere, divise in 4 collezioni e tutte le espressioni e collaborazioni artistiche con fotografi, video makers,
designers, scrittori, stilisti, musicisti e compositori. Performance fotografica e scenica, video, animazione cinematografica e musica, interagiscono sempre di piu’ con l’opera e la visione di Adele Ceraudo. L’artista attualmente vive e lavora a Milano.
La mostra terminerà sabato 30 giugno 2018.