Eccellenza, il “fuoriclasse” Alleruzzo sarà il valore aggiunto della Virtus Avellino anche per la prossima stagione

Un nome da condottiero romano e il senso del gol nel sangue. Questo l’identikit del capocannoniere della Virtus Avellino dello scorso campionato. Con le sue 14 reti si è caricato sulle spalle le sorti della squadra, risultando decisivo e meritandosi sul campo la riconferma in maglia bianconeroverde.

Lui è Fabio Marzio Alleruzzo, centrocampista classe ’85, nato ad Atripalda ma cresciuto nel settore giovanile del Siena Calcio ai tempi di mister Papadopulo e della Serie A per i toscani. Giocatore di categoria superiore, ha collezionato 255 presenze e 37 gol tra Lega Pro e Serie D su e giù per lo Stivale, prima di sposare la causa virtussina.

Ha giocato in Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia, Molise, con le maglie di Fondi (62 presenze, 5 gol e nessun cartellino nelle due stagioni in Lazio) e Pro Vastese in Lega Pro, Grottaglie, Pomigliano e Battipagliese (14 gol nei due campionati giocati in Campania), Olympia Agnonese, Sarnese, Agropoli in Serie D, prima delle tre stagioni in Eccellenza nelle fila del Serino e ovviamente della Virtus Avellino dove, lo scorso anno, ha conseguito il suo score realizzativo più lusinghiero con le 14 reti messe a segno in una sola stagione.

«Non ho mai avuto alcun dubbio. La Virtus è una famiglia e la mia scelta l’avevo già fatta lo scorso anno quando decisi di venire a giocare a San Michele di Serino. Conoscevo da tempo Fabio (Petrozziello ndr) per aver giocato con lui e poi sono entrato subito in sintonia con Stefano (Salvati ndr) e Damiano (Genovese ndr) tutte persone squisite. Per questo motivo non è stato difficile accordarsi anche quest’anno. Un grazie doveroso va anche al direttore Mallardo e a mister Criscitiello per la loro disponibilità». Queste le prime parole di Fabio Alleruzzo, fresco di riconferma al centro del progetto Virtus Avellino.

Il centrocampista di Atripalda, poi, fa un punto sulla stagione appena archiviata, proiettandosi allo stesso tempo già al prossimo campionato di Eccellenza. «Scendere di categoria non è mai facile. Non sempre si riesce a dimostrare il proprio valore e attestarsi a certi livelli – confessa Alleruzzo – Alla fine, però, è andata bene e sono contento della stagione fatta. Dispiace solo non aver raggiunto i Play Off che ci siamo strameritati sul campo».

Poi traccia gli obiettivi per il prossimo campionato: «Crescere come squadra, come staff e come società. La galassia Virtus ha tutto per migliorare e fare qualcosa di importante nel calcio. Qualcosa che lasci il segno per questa terra. Dico questo con la consapevolezza che non è mai facile riconfermarsi – sottolinea – Nel corso della passata stagione, probabilmente abbiamo commesso qualche errore di troppo, ma a mio avviso è mancata solo un po’ di fortuna in più. Inizialmente non avevamo maturato la giusta consapevolezza delle nostre forze. Poi ci siamo tarati e siamo riusciti a dare il meglio. Ricordiamoci che per un solo punto non siamo riusciti ad accedere ai Play Off. Crescere significa migliorarsi. Adesso non possiamo più nasconderci».

E quelli personali: «A livello umano e personale darò sempre il massimo per questi colori. Vivo la causa Virtus a 360gradi. Per un centrocampista fare 14 gol non è poco. Spero di fare lo stesso bottino anche quest’anno. Però questa volta centrando i Play Off».

 

 

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