Arte in scena: Al Gesualdo in mostra le opere di Domenico Fraternali, padre dell’Urbanistica

 

Nel foyer del Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino torna “Arte in Scena”, la più organica e articolata rassegna espositiva in Irpinia, e lo fa con un omaggio ad uno dei più importanti urbanisti della città di Avellino e padre del primo Ufficio di Piano comunale.

Venerdì 31 gennaio alle ore 18 nel foyer del Teatro Comunale irpino sarà inaugurata la Mostra Retrospettiva in omaggio all’ingegnere-pittore Domenico Fraternali, primo appuntamento della rassegna “Arte in Scena 2014”. “Arte in Scena” è il progetto di teatro aperto a tutte le forme d’arte, a tutti i linguaggi della cultura e a tutti i talenti che coltivano e difendono il bello, fortemente voluto dalla presidenza dell’Istituzione Teatro Comunale, con la collaborazione dello storico dell’arte Alberto Iandoli e grazie alla partnership con Progress.

Domenico, per molti Mimì, Fraternali era nato il 15 novembre del 1931 in provincia di Agrigento, ma a dieci anni era stato già adottato dalla città di Avellino. Dopo la laurea a Napoli in Ingegneria Civile inizia la sua carriere di urbanista partecipando al concorso per il Piano Regolatore del capoluogo irpino del 1960. Il suo amore per la città e per il suo antico insediamento sulla Collina della Terra lo porterà nel 1975 ad elaborare una proposta progettuale per il “recupero edilizio e sociale” del Centro Storico. La sua carriera verrà coronata nel 1995 con la nomina alla guida dell’assessorato proprio all’Urbanistica nella prima giunta guidata da Antonio Di Nunno. Per la prima volta, all’affezionato pubblico avellinese, verranno proposti in maniera organica e filologica molti dei disegni a china, dei manifesti illustrati, dei lavori di intarsio su legno e delle opere a tecnica mista su tela di sacco ispirate alla città di Avellino ed in particolare al suo centro antico.

La mostra retrospettiva in omaggio a Domenico Fraternali sarà introdotta dal presidente dell’istituzione Teatro comunale Luca Cipriano. Interverranno il professor Francesco Barra, docente di Storia Moderna presso l’Università degli Studi di Salerno, l’ingegnere Mario Perrotta, collaboratore di Domenico Fraternali e Orsola Tarantino Fraternali, moglie dell’ingegnere ed artista avellinese. La Mostra sarà ospitata nel foyer del Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino, ingresso da piazza Castello, fino a mercoledì 26 febbraio e sarà aperta al pubblico dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.

 Per maggiori informazioni telefonare al numero 0825.771620

 

 

 

 

BIOGRAFIA DOMENICO FRATERNALI

 Nasce a Santo Stefano Quisquina (Agrigento) il 15 novembre 1931, ma si trasferisce con la sua famiglia ad Avellino all’età di dieci anni. L’attività del padre Fernando nel campo delle costruzioni lo ispirano a seguire gli studi alla Facoltà di Ingegneria Civile. Laureato a Napoli nel 1958, avvia la sua feconda attività professionale, prima legata all’attività paterna delle costruzioni e, successivamente, dedicata alle sue passioni della progettazione elettronica e dell’urbanistica.

La partecipazione del 1960 al concorso per il Piano Regolatore Generale della città di Avellino, dove vince il secondo premio, segna l’avvio di un lunghissimo processo di studio e attenzione alla Città, che trova nel 1995 un prestigioso compimento nel ruolo di Assessore all’Urbanistica della prima giunta del Sindaco Antonio Di Nunno. La partecipazione decennale alla commissione edilizia comunale, nel corso degli anni ’70 e la redazione di uno studio sull’assetto urbanistico della Città portarono nel 1975 ad elaborare una proposta dal titolo “Per un’ipotesi del recupero edilizio e sociale dell’Avellino antica”. A partire da dall’importante stimolo prodotto da questo prezioso studio di Domenico Fraternali, divenuto nel corso degli anni base per decine di tesi di laurea nel campo dell’ingegneria e dell’architettura, nel 1978 il Comune di Avellino istituiva il primo ufficio di Piano e avviava l’elaborazione dei Piani di Recupero delle aree storiche, ma le distruzioni del terremoto del 1980 misero la parola fine all’idea di recupero del Centro Storico di Avellino di Domenico Fraternali, e segnarono l’ avvio della grande ricostruzione. L’arte ha sempre accompagnato la sua attività professionale in modo inscindibile da quell’essere ingegnere nel senso più vero e vicino ai principi della disciplina e dell’etica professionale. L’attenzione per il dettaglio nei suoi quadri, molti dei quali ispirati al centro antico di Avellino è simile alla scrupolosa cura dei particolari dei suoi tanti progetti. Domenico Fraternali, dopo una vita dedicata al lavoro si spegne nella città di Avellino il 18 ottobre 2012.

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