Flumeri, continuano le feste agostane nel paese ufitano tra cultura, tradizioni e contraddizioni

Con l’alzata del Giglio di Grano, lo scorso otto di agosto, sono iniziate le Feste Agostane a Flumeri , che come si evince dal programma religioso e civile, termineranno il 25 agosto 2018. A partire dall’alzata del Giglio, ogni sera si sono effettuate serate all’insegna della musica, degustazione culinarie e si toccherà il top festivo il giorno 16 agosto, con la processione e concerto serale, in onore di S. Rocco.
Il termine festa, secondo gli articoli correlati sui fenomeni festivi e rituali, di uno studio dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, volume di A. Arino e L.M. Lombardi Satriani ( a cura ) di , L’utopia di Dionisio. Festa tra tradizione e modernità , Roma, Meltemi 1997; “ La festa, in senso generale, si presenta come un evento-sintesi di gratuità e di funzionalità-gratuita in quanto implica la sospensione del lavoro, delle regole sociali connesse al vivere quotidiano; funzionalità in quanto festivo più che un’evasione rappresenta un’interruzione della routine per garantire, per rinnovare il tempo feriale , del lavoro normale “.
A questa descrizione della festa, bisogna aggiungere il fattore religioso, che specialmente a Flumeri è un fattore determinante. Le feste religiose flumeresi, si sono quasi sempre svolte al disopra delle proprie possibilità finanziarie, ricorrendo spesso ad ulteriori questue, a festeggiamenti conclusi. E, anche quest’anno, a quanto sembra di primo acchito, non si sono risparmiati. Come, riportato nella brochure preparata dal comitato festivo-religioso, nulla è stato tralasciato dal punto di vista raccolta fondi. E, già in piazza domenica scorsa, alcuni facevano preventivi, soprattutto alla capacità di attrazione di San Rocco, che ogni anno raccoglie durante e dopo la processione per le vie del paese, circa 8.000,00 Euro . A questa cifra, vanno aggiunti tutti gli introiti delle sponsorizzazioni menzionate nella brochure e quindi si raggiungono cifre iperboliche, si spera solo che, quest’anno bastino, a copriere le numerose spese preventivate.
Per quanto riguarda il Giglio , il Comune di Flumeri , ha invece, già stanziato con le determine n.270 e 393 del 10-08-2018 la somma di € 21.000,00 di cui già 10.000, 00 Euro , versati come acconto alla Pro-Loco La Spiga, che, prevede (come menzionato nelle determine stesse ) per la costruzione del Giglio il costo di 25.000, 00 Euro. Lo scorso anno, la stessa ebbe in varie trance dal Comune di Flumeri, oltre 30.000,00 Euro, più altri introiti ricavati dalle sagre al Giglio collegate. Vorremmo se lice, chiedere all’Amministrazione Comunale di Flumeri , di vedere pubblicati on line, i bilanci della Pro- Loco La Spiga, almeno per quanto riguarda le sovvenzioni comunali, che è denaro pubblico, cioè dei contribuenti.
Troppo denaro, e qui entrano in gioco il fattore culturale di una comunità e le sue contraddizioni sociali. In un paese, dove c’è carenza di lavoro, le fabbriche in Valle Ufita tipo la ex-IVECO oggi (IIA) rischia la chiusura, come si è parlato in convegno la scorsa settimana, e nonostante ciò, ci si permette di spendere decine e decine di migliaia di euro. Questo rappresenta, una vera contraddizione sociale, perchè ci sono persone a Flumeri ,che vivono con salario occasionale e con modeste pensioni, e, non arrivano alla fine del mese. E, proprio questo dovrebbe far riflettere, l’Amministrazione Comunale, perchè per il fattore religioso sono i fedeli, che contribuiscono alle feste secondo le loro possibilità e credenza religiosa. Ma, l’Amministrazione Comunale elargisce denaro pubblico e, sono annualmente decine e decine di migliaia di euro, dati ad una sola associazione, mentre le altre ricevono qualche briciola. Certo, a suo tempo ne risponderà ai cittadini, ma deve anche rispetto al momento, per chi non la pensa allo stesso modo e mette in evidenza questi fatti.
E, si chiede anche all’Amministrazione Comunale, di far rispettare le ordinanze che il Sindaco emette, perchè la scorsa domenica 12 agosto in Piazza Mercato, come risultava dagli orari delle ordinanze affisse, non era consentito parcheggiare, perchè doveva svolgersi una manifestazione , e nonostante ciò la piazza era piena automobili. In special modo nel pomeriggio, gli organizzatori della manifestazione, chiesero ai proprietari delle automobili parcheggiate di portarle via, ma senza alcun risultato. Solo verso le 19.00 di sera e con l’arrivo del Comandante dei Vigili Urbani, ci fu, un fuggi, fuggi generale e la piazza fu resa libera. La cosa migliore sarebbe, considerare Piazza Mercato divieto assoluto di parcheggio, esteso all’intero periodo estivo, onde evitare questo dilagante malcostume, di alcuni soliti noti flumeresi.
Mentre si era intenti a scrivere, delle festività flumeresi, abbiamo appreso il crollo del ponte Morandi a Genova. Per chi ha fatto questi lavori autostradali, come lo scrivente negli anni 60, ( tratti NA- Candela / BA- TA e Padula / Lagonegro ) , si rimane basiti nell’apprendere una tale disgrazia, perchè i controlli, che, si eseguono durante l’esecuzione dei lavori, sono tanti. Purtroppo, a distanza di tanti anni, il calcestruzzo, nonostante le opere eseguite e gli studi fatti ( l’Ing. Riccardo Morandi era uno studioso del settore ) rimane ancora un’incognita. Le più Sentite Condoglianze, alle famiglie delle vittime, perite durante il crollo del ponte.

Carmine Martino

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