Ladispoli – Avellino 1 – 4, i Lupi esordiscono in serie D con una squillante vittoria esterna
Ladispoli – Avellino 1 – 4
Ladispoli: Travaglini (dal 75′ Salvato), Turco, Mastrodonato, Tollardo (dal 67′ Camilli), Gallitano, Leone, Cannizzo, Bertino (dal 62′ Pagliuca), Cardella, La Rosa, A. Sganga (dall’83’ Lisari). A disposizione.: Barone, M. Sganga, Zucchi, Manzari, Maroncelli. All.: Bosco.
Avellino: Lagomarsini, Mithra (dal 68′ Acampora), Morero, Mikhaylovskiy, Parisi, Tribuzzi, Buono (dall’86’ Urbansky), Matute (dal 73′ Sforzini), Gerbaudo, Mentana (dal 55′ Tompte), De Vena (dal 79′ Ciotola). A disposizione: Pizzella, Ventre, Totaro, Dondoni. All.: Graziani.
Arbitro: Scatena di Avezzano.
Marcatori: al 28′ Gerbaudo, al 36′ Buono, al 45′ Cardella (L), al 51′ De Vena, al 78′ Tompte.
Ammoniti: Gerbaudo, Matute, Parisi, Cannizzo (L), Pagliucan (L). Rec.: 1′ pt; 5 st.
Quattro squilli dei Lupi all’esordio nel Campionato Nazionale Dilettanti (Serie D, girone G). La squadra di mister Archimede Graziani sbanca Ladispoli e manda già un primo chiaro segnale a tutte le concorrenti per la promozione. I Lupi fanno sul serio, e sul piccolo campo laziale fanno da subito capire quali sono le proprie ambizioni.
Diciamo la verità: al di là del risultato finale che non ammette discussioni, la vittoria dei Lupi non è mai stata un punto interrogativo, perchè sin da subito i ragazzi in maglia verde, con l’orgoglio di avere il logo storico sul petto, hanno imposto agli avversari la legge del più forte.
E’ vero che Gerbaudo, il primo marcatore di questa nuova era del calcio avellinese, ci ha messo quasi mezzora per gonfiare la rete avversaria, ma la compagine di Graziani, sin dal fischio di inizio, ha dato palmare dimostrazione in campo di possedere ridondanza di potenzialità tecniche, contro un avversario, che francamente, tolto il naturale entusiasmo della matricola, ha palesato enormi difficoltà contro un Avellino decisamente più maturo e superiore, anche nella batteria degli under; che, almeno quest’oggi, hanno offerto un buon biglietto da visita, andando anche in rete due volte, con Buono nel primo tempo e con Tompte nel secondo tempo.
La squalifica dei due terzini destri di ruolo, Patrignani e Nocerino, ha costretto Graziani ad impiegare il mancino Mithra sulla corsia opposta al suo piede preferito. Ma il 21enne di colore non ha mostrato alcun impaccio, anzi è stato proprio lui, al 28′, a dare il là al primo gol dei Lupi con una palla recuperata sulla trequarti destra e con un cross al bacio per la testa di Gerbaudo sul secondo palo, che sotto misura ha messo la sfera alle spalle del pipelet laziale.
Otto minuti dopo, è stato il 19enne centrale di centrocampo, Francesco Buono, a bagnare il suo esordio in serie D con un gran gol dai venticinque metri che si è insaccato quasi all’incrocio dei pali, alla sinistra del portiere del Ladispoli. Dopo il raddoppio si sono aperte delle praterie per i Lupi, che, non sono stati cinici al punto giusto per fare tris. E’ successo, così, che, alla prima occasione, con una punizione dal limite dell’area eseguita da Cardella, i padroni di casa hanno messo la sfera alle spalle di Lagomarsini, non apparso impeccabile nel sistemare la barriera.
Alla ripresa delle ostilità, dopo soli sei giri di lancette, i Lupi hanno chiuso definitivamente la partita, grazie ad un gol, frutto di grande abilità tecnica di De Vena, che, ricevuta la palla da Mentana, ha scavalcato il portiere laziale in uscita con un sombrero e poi ha depositato di testa la palla in fondo al sacco. Subito il terzo gol, i padroni di casa sono apparsi quasi rassegnati, e così, al 78′, c’è stato spazio anche per il 19enne Tompte, che, partito sul filo del fuorigioco, ha chiamato il portiere all’uscita e lo ha passato con un piattone destro alla sua sinistra.
Cosa dire in conclusione? Certamente che chi ben comincia è già a metà dell’opera! Ma i tifosi biancoverdi non debbono illudersi perchè, assodato che quella di Graziani è una compagine certamente attrezzata per competere per la promozione, ma è altrettanto chiaro che la forza dei nuovi Lupi va necessariamente contestualizzata in un campionato di cui si ignorano, al momento, le avversarie che potranno contrastare il cammino all’Avellino.
Insomma, bisogna necessariamente attendere almeno il primo quarto di campionato (una decina di giornate) per potere avere una prima idea sulla consistenza di eventuali rivali, e sulle difficoltà e gli ostacoli che esse cercheranno di frapporre al cammino dei Lupi.