Accadde Oggi “Buon Compleanno, Innuendo”
La storia della musica, quella bella, non può dimenticare il 3 febbraio di ventitrè anni fa. Perchè in quella data fu lanciato sul mercato britannico “Innuendo“, il quattordicesimo album dei Queen. Freddie Mercury e soci si erano messi a lavoro già due anni prima, a marzo dell’89. Proprio in quell’anno, la sieropositività di Freddie al virus HIV (scoperta nella primavera del 1987) si trasformò in AIDS conclamato, e il cantante fu costretto a rivelare le sue condizioni di salute agli altri tre membri della band alla fine di novembre, quando le sessioni di registrazione per “Innuendo” erano già iniziate.
LA REGISTRAZIONE I Queen dedicarono tutto il 1990 alla realizzazione dell’album, mentre Freddie Mercury stava combattendo le ultime battaglie contro il male che lo stava divorando. La notizia della sua malattia non era stata ancora divulgata ai media. Tuttavia cominciarono a circolare indiscrezioni sul cattivo stato di salute del frontman dei Queen. Anzi il 18 febbraio dello stesso anno, alcuni quotidiani pubblicarono in prima pagina diverse foto in cui il cantante appariva dimagrito e sofferente. Ma nonostante ciò, la band si limitò a smentire le voci e a sottolineare l’unione del gruppo, anche se questo non fermò le testate scandalistiche che iniziarono a parlare di AIDS.
LA MALATTIA- La band e i produttori miravano inizialmente a pubblicare il disco entro novembre o dicembre di quell’anno, ma il declino della salute di Freddie Mercury costrinse a rimandarne l’uscita fino al febbraio del 1991. Le ultime parti del disco vennero registrate in gran fretta proprio per terminare il lavoro prima che lo stadio finale della malattia impedisse al leader di cantare, secondo le sue volontà. L’impazienza e la lotta contro il tempo non danneggiarono comunque il risultato finale. Ancora oggi l’album è considerato una pietra miliare nella storia del rock e della musica in generale. Anche per alcuni capolavori come Show Must Go on o per quell’assolo di flamenco nella traccia omonima del disco.
Ma trasformare le note in parole, o tradurre in sciocche perifrasi la voce unica e inimitabile di Freddie Mercury è cosa complicata. Perciò, prendete le cuffie del vostro mp3, premete il tasto play e buon ascolto.
Mariano Messinese
Twitter: @MarianoWeltgeis