Avellino – Vis Artena 3 – 1, i Lupi cinici ed incisivi battono tre colpi per tre punti d’oro

Avellino – Vis Artena   3 – 1

Avellino: Lagomarsini, Patrignani, Morero, Capitanio, Parisi, Tribuzzi (dal 79′ Buono), Gerbaudo (dal 92′ Cuomo), Matute, Carbonelli (dal 60′  Tompte), Ciotola (dal 68′ Acampora), De Vena (dal 90′ Pisano). A disposizione: Pizzella, Mentana, Nocerino, Dondoni. All.: Graziani.

Vis Artena: Sabelli G. (dal 72′ Florio), Marianelli, Tarantino, Costantini, Montesi (dal 56′ Pompei), Palombi, Binaco (dal 78′  Basilico), Panella, Pagliaroli, Persichini, Austoni (dal 72′ Cestrone). A disposizioneCristini, Gatta, Sabelli P., Di Curzio, Minucci. All.: Punzi.

Arbitro: Francesco Croce di Novara. Assistenti: S.P.Filip di Torino e E. Songia di Bra (Cn).

Marcatori: al 7′ Costantini (V.A.), al 10′ De Vena, al 14′ Montesi (aut.), al 43′ Ciotola.

Ammoniti: Carbonelli. Angoli:5-5. Rec.: 2′ pt e 5′ st.

 

I Lupi finalmente cinici ed incisivi sotto porta fanno propria una partita che non potevano farsi sfuggire. Al cospetto di una squadra che pratica un ottimo gioco di proposizione (con improvvise ed assai efficaci verticalizzazioni), ma che, al contempo, lascia giocare e, spesso, si fa trovare impreparata nel proprio assetto difensivo, i ragazzi di Graziani hanno fatto valere la superiorità tecnica di alcune individualità (prima fra tutte quella di un Tribuzzi davvero debordante per questa categoria) ed hanno saputo colpire gli avversari al momento giusto, con puntuale concretezza e produttività offensiva, finendo con il chiudere la “pratica” Vis Artena già nei primi 45 minuti di gioco.

Eppure, c’è da considerare che l’avvio di gara non era stato felice per i ragazzi in maglia biancoverde, che si erano fatti sorprendere al 7′ dal vantaggio degli ospiti, a seguito di un calcio da fermo. Calcio d’angolo dalla sinistra del fronte d’attacco laziale, palla in mezzo ed inzuccata di Costantini che mette dentro con la retroguardia avellinese che rimane immobile, facendosi sorprendere con irrisoria facilità. La rete del calciatore laziale è bella ma quanta distrazione da parte dei Lupi.

Lo svantaggio, sebbene improvviso ed inopinato, non smonta Matute e compagni, che quest’oggi appaiono animati dal giusto furore agonistico. Tempo tre minuti ed i Lupi rimettono le cose a posto. Ci pensa De Vena a mettere dentro, al 10′ di piatto destro sotto misura, raccogliendo un ottimo cross dalla sinistra di Carbonelli. Sulla spinta del ritrovato entusiasmo, gli avanti avellinesi prendono a presidiare la trequarti avversaria con maggiore veemenza e convinzione. Così, al 14′ il risultato viene completamente ribaltato, grazie ad un’incursione irresistibile dalla sinistra di Tribuzzi che, entra in area, si “beve” un paio di avversari e piazza un assist per Ciotola ad un metro dalla linea di porta. Sulla sfera piomba il difensore laziale Montesi, che tenta disperatamente di anticipare la zampata dell’esterno beneventano, ma finisce con il commettere il più classico degli autogol.

Raggiunto il vantaggio, i Lupi prendono a rallentare i ritmi di gara, cercando di controllare le iniziative avversarie, per poi ripartire in contropiede. L’atteggiamento tattico paga, perchè gli agili avanti della Vis Artena arrivano fino a 20 metri dalla porta di Lagomarsini ma non riescono a pungere efficacemente. I Lupi, viceversa, sono maggiormente incisivi nelle ripartenze. Cosi al 43′, l’ennesima sgroppata sulla fascia, questa volta da destra, dell’imprendibile Tribuzzi regala la palla del tris a Nicola Ciotola, che a due passi dalla porta avversaria, non si fa pregare e mette dentro la rete che ammazza la partita.

Andati al riposo sul doppio vantaggio, quelli che escono dagli spogliatoi per la ripresa sono Lupi molto sicuri e ben disposti in campo, per evitare “brutti scherzi” da parte di una Vis Artena che non si dà per vinta e cerca in tutti i modi di riportarsi sotto nel punteggio. Ma capitan Morero ed un diligente ed attento Capitanio svolgono il proprio compito senza alcuna sbavatura, supportati da un Parisi sempre più maturo nel ruolo di terzino. Il canovaccio tattico in campo non cambia, diventando monocorde, con gli ospiti che tentano di fare la gara, e con il centrocampo avellinese (nel quale giganteggia, manco a dirlo, un Matute monumentale) che ruba palloni e riparte alla grande.

Nella seconda frazione di gioco quasi nulla da restituire alla cronaca, se non un paio di interventi di Lagomarsini (apparso comunque non al massimo della concentrazione, soprattutto quando è chiamato ad uscire dai pali) da “minimo sindacale”. La partita si spegne stancamente anche per l’incombere delle tenebre sul Partenio-Lombardi, a cui, per motivi ignoti, nessuno cerca di ovviare con l’accensione dei riflettori.

Dopo 5′ di recupero, si chiude la gara con l’Avellino che mette finalmente un freno alla propria crisi di risultati e di prestazione, portando a casa tre punti davvero d’oro.

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