Graziani: “Le mie parole erano di natura tecnica e non volevano essere lesive della gloriosa storia dell’Avellino”
Con un comunicato ufficiale diffuso dal Calcio Avellino SSD, mister Archimede Graziani chiarisce il senso squisitamente tecnico delle parole pronunciate nel corso della conferenza stampa post gara con la Vis Artena, allorquando, rispondendo ad una domanda rivoltagli dal collega Cleo Murino, il tecnico toscano ha invitato i giornalisti presenti a “scrollarsi ” di dosso la cultura tecnica dei campionati professionistici, derivante dalla storia calcistica dell’Avellino.
Ma, ecco, di seguito, il testo integrale del comunicato ufficiale, diffuso dalla società biancoverde, contenente le parole chiarificatrici di mister Graziani.
In merito a quanto riportato nelle ultime ore, mister Archimede Graziani ci tiene a fare una precisazione e sgomberare il campo da ogni possibile fraintendimento.
“Mi spiace che le mie parole siano state male interpretate, esse non erano assolutamente rivolte al pubblico o ai tifosi dell’Avellino Calcio. Più di ogni cosa, mi preme sottolineare che assolutamente non volevano essere lesive verso la gloriosa maglia biancoverde e tutto ciò che essa rappresenta e ha rappresentato nella storia della città e dell’intera Provincia.
La mia affermazione, rivolta unicamente ai giornalisti in sala stampa, si riferiva esclusivamente alle letture tecniche ed alle disamine sugli errori in campo commessi da me e dai miei ragazzi, in una categoria che non appartiene a questa piazza. Pertanto l’invito a “scrollarsi la storia di dosso” verteva sulla necessità di interpretare il campionato secondo altri concetti tecnico-tattici rispetto a quelli a cui la piazza è sempre stata giustamente abituata”.
“Se le mie parole sono risultate offensive per qualcuno me ne scuso profondamente: siamo tutti consapevoli della storia che rappresentiamo ogni giorno, ed ogni giorno lavoriamo tutti per far sì che questa storia torni a risplendere in alto, ovvero dove Avellino, la sua provincia e la sua splendida tifoseria meritano di essere”