Fontanarosa, “Memoria e pace”: un interessante e coinvolgente convegno per non dimenticare l’orrore delle Foibe

In un’atmosfera di grande partecipazione e commozione si è tenuto ieri, nella sala auditorium di via Diaz a Fontanarosa, il convegno “Memoria e pace”. L’iniziativa, voluta dall’Associazione culturale Fontanarosa Comunità-Prof. Giuseppe Zollo, dal Comune e dall’Istituto “L. Di Prisco” è stata organizzata per diffondere tra le nuove generazioni la conoscenza dei tragici eventi che coinvolsero – sullo scorcio del secondo conflitto mondiale – centinaia di migliaia di italiani, abitanti dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, a lasciare le loro case, spezzando secoli di storia e di tradizioni. A raccontare l’immane tragedia ad una platea composta non solo di studenti ma anche di genitori, rappresentanti istituzionali e ospiti, il dott. Petroccione – Presidente Fontanarosa Comunità, l’assessore all’istruzione Capobianco, la prof.ssa Staiano, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Di Prisco” e il dott. Fiume studioso del II conflitto mondiale. “La mia proposta è quella di celebrare in un’unica data la Giornata della memoria e il Giorno del Ricordo per sottolineare come queste due tragedie abbiano un’unica matrice: il male” – ha osservato Petroccione dopo i saluti ai presenti e il benvenuto all’ospite della serata, la sig. Ferri, figlia del compianto avvocato Ferri già tenente dei bersaglieri e figura di rilievo nella cattura di numerosi ufficiali al servizio del maresciallo Tito. Emozionante poi il ricordo offerto ai presenti dall’assessore Capobianco che ha condiviso l’esperienza di un’amica di famiglia riuscita a scampare agli orrori delle foibe e dello studioso, dott. Franco Fiume che ha interagito con la platea non solo raccontando il frutto dei suoi studi e le numerose testimonianze raccolte in tanti anni di vita vissuta nella Venezia Giulia ma anche presentando un docufilm sull’orrore delle foibe. Ricordiamo che il ‘Giorno del Ricordo’ è stato istituito con Legge dello Stato n.92 del 30 marzo 2004, il fine è quello di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. “Memoria è pace – ha esordito la DS, prof.ssa Staiano – nel senso che conservare il ricordo di tutti gli orrori significa lavorare e operare nel solco della pace, affinché queste immani tragedie non accadano più. Sono convinta che la memoria storica possa essere linfa di una convivenza civile più consapevole e accogliente. Auspico che dai nostri ragazzi venga fuori una nuova classe dirigente che argini sempre più l’ignoranza”. Infine, una menzione particolare va fatta al toccante lavoro di ricerca sulle foibe, a tratti presentato anche in lingua inglese, offerta alla platea dagli alunni delle classi terze della scuola secondaria di I grado di Fontanarosa sotto l’attenta egida dei professori Tomasetti, Gala e Uva.  

 

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