Avellino, sequestrati dai Carabinieri migliaia di prodotti per il carnevale in negozi gestiti da cinesi

Continuano a tutto campo i servizi disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino nell’ambito delle più ampie attività di controllo del territorio finalizzate anche alla prevenzione e alla repressione della contraffazione e degli illeciti in materia di sicurezza prodotti e tutela della concorrenza.

Servizi di controllo che in questi giorni sono stati intensificati per evitare pericoli e rischi in occasione della ricorrenza carnevalesca.

Sono infatti circa un migliaio i prodotti di fabbricazione cinese (principalmente vestiti, maschere, parrucche, bombolette spray, accessori e giochi vari) che, pronti alla vendita, sono stati sequestrati dai Carabinieri in quanto ritenuti non conformi ai requisiti di sicurezza previsti dalle norme vigenti: prodotti, quindi, potenzialmente pericolosi.

Nello specifico, all’esito del controllo effettuato presso alcuni negozi di Atripalda, Ariano Irpino, Mirabella Eclano e Grottaminarda, i militari hanno rilevato soprattutto irregolarità connesse con la detenzione e la rivendita di vari prodotti riportanti marchi contraffatti o privi del marchio di conformità “C E” (che dev’essere riportato su ogni confezione), apponendo come unica modifica all’originale solo uno spazio minore fra le due lettere e dandogli un diverso significato ovvero “China Export”.

Per le irregolarità riscontrate, a carico dei titolari di cinque esercizi commerciali, tutti di origini asiatiche, oltre al sequestro della merce per un valore complessivo di svariate migliaia di euro, sono scattate sanzioni per più di 30mila euro.

Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino mette in guardia i consumatori: il marchio originale europeo di conformità è composto dalle lettere C E ricavate da due cerchi e quindi nell’originale, fra la C e la E dev’esserci almeno la metà della larghezza della C. Se le lettere C ed E sono molto più ravvicinate si tratta evidentemente di un falso.

L’attività di controllo, tuttora in atto, fa parte di un più ampio dispositivo al fine di contrastare la commercializzazione di quei prodotti potenzialmente pregiudizievoli per la sicurezza dei consumatori.

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