Baci Perugina: Un amore italiano per San Valentino
Catullo voleva dalla sua amata Lesbia “mille baci, poi cento poi altri mille…”, Adriano Celentano fa clamore a Sanremo con i suoi “24.000 baci” e Baci Perugina, il longevo brand italiano, famoso in tutto il mondo, produce altrettanti baci da capogiro. 1.500 i Baci prodotti ogni minuto, 300 milioni quelli venduti ogni anno in 55 paesi nel mondo, 18 mila chilometri di cartiglio usato per le frasi d’amore.
E nel mese dell’amore per eccellenza, nel giorno precedente a San Valentino, il 13 febbraio, che da qualche anno è diventato il giorno degli amanti, “mistress day” a New York, non poteva non essere inaugurata la mostra “Baci Perugina. Un amore italiano”.
La mostra dedicata ai 90 anni dei Baci Perugina, nati nel lontano 1922 dall’idea di Luisa Spagnoli per “riciclare” la granella di nocciola ottenuta dalla lavorazione di altri prodotti, nell’intento di contenere i costi di produzione. Successivamente è Giovanni Buitoni a battezzare i cioccolatini “Baci Perugina”. Mentre Federico Seneca, rielaborando “Il Bacio” del pittore italiano Francesco Hayez, creò l’immagine dei due innamorati, ma anche l’inconfondibile incarto argento e blu e il cartiglio con la frase d’amore.
E quel cioccolatino ricoperto di cioccolato fondente, con un cuore di gianduia che si scontra con una croccante nocciola intera, è divenuto il simbolo dell’amore e dell’affetto ed è una delle poche eccellenze realmente made in Italy che restano, la cui storia si intreccia con la storia del nostro Paese.
Fino al 23 marzo 2014, a Roma presso il Complesso Vittoriano è possibile visitare la mostra più dolce che ci sia, passando in rassegna foto, dediche, disegni, documenti, manufatti, video, immagine storiche e tutte le pubblicità e la comunicazione dei Baci Perugina, dai manifesti ai gadget passando per Carosello.
E non c’è battuta più riuscita per i Baci Perugina di quella di Forrest Gump: “La vita è come una scatola di cioccolatini non sai mai quello che ti capita”. Infatti Baci Perugina riserva un’ulteriore sorpresa che è stata presentata proprio nell’ambito della mostra: la campagna “Autografi d’amore”, in collaborazione con Agire (Agenzia Italiana Risposta Emergenze). A firmare i famosi cartigli di un’edizione limitata per San Valentino, sono artisti italiani, tra cui Alessandro Siani, Enrico Brignano, Vincenzo Salemme, Claudio Amendola, Ficarra&Picone, Benedetta Parodi. Tale campagna sostiene il progetto “Data4Life” che ha l’intento a ottimizzare le ricorse in casi di emergenza.
Non si può non concludere con l’aforisma di Xavier Brèbion: “La vita è come il cioccolato, è l’amaro che fa apprezzare il dolce”.
Giovanna Di Troia