Il D.S. biancoverde Carlo Musa: “Il Lanusei è ancora arbitro del proprio destino, noi ci giocheremo le nostre carte”
Quest’oggi i Lupi sono tornati in campo per preparare la penultima gara della stagione regolare, che vedrà l’Avellino ospitare la Torres, domenica 28 aprile al Partenio-Lombardi. Per la consueta conferenza stampa del martedi è stato il Direttore Sportivo Carlo Musa a presentarsi davanti a microfoni e taccuini. Ecco le sue parole:
“Siamo tutti concentrati sul match contro la Torres. Ormai siamo lanciati vero questa rimonta e vogliamo portarla a termine nel migliore dei modi. Domenica affrontiamo una squadra scorbutica, che ci fece molto male all’andata. Quel risultato negativo non ci è andato giù ed abbiamo voglia di riscattare la brutta sconfitta. La rimonta? Contro la Lupa Roma, ad essere onesti, non abbiamo disputato una buona partita. Però quello che conta è stato avere accorciato le distanze che ci separano dal Lanusei. Ma i Sardi sono ancora arbitri del proprio destino. Noi, che inseguiamo, non possiamo fare altro che vincere le nostre gare. Dopo la sconfitta con il Cassino ci siamo tutti caricati delle proprie responsabilità e ci siamo risollevati anche con l’aiuto della nostra grande tifoseria. E’ chiaro che dovere inseguire ci logora mentalmente, ma questo non ci spaventa. Certo c’è il rammarico di avere disputato un girone di andata non all’altezza, ma siamo anche stati protagonisti di un girone di ritorno pazzesco. De Cesare? Lui è sempre attento a soddisfare qualsiasi nostra richiesta, non ci ha mai fatto mancare nulla, e per questo non abbiamo mai chiesto il premio finale. Il mio futuro? Si chiama Torres, perchè io penso solo alla squadra ed a quello che succederà nelle prossime due gare. Al futuro ci penseremo dopo la fine del campionato. La trasferta di Latina? Abbiamo un incontro con la Questura pontina, stiamo facendo il possibile per garantire la trasferta ai nostri tifosi. Ma dobbiamo attendere le indicazioni delle autorità pontine”.