Dopo la rapina di Varese, oltre al Siena ed al Bari, anche l’Avellino è penalizzato: 42 sul campo, ma 40 punti in classifica per l’errore tecnico di un arbitro incapace
Quel che è successo ieri a Varese ha davvero dell’incredibile! I Lupi vincono due a zero, ma il tabellino del match del Franco Ossola dice di un beffardo, o meglio paradossale 1-1. L’Avellino segna due gol e non ne subisce neppure uno, ma la classifica assegna ai Biancoverdi solo un punto. D’ora in poi l’AS Avellino potrà essere “legittimata” a recare un triste -2 accanto ai punti conquistati sul campo. E sì perchè con la vittoria (V I T T O R I A) di Varese, sebbene i Lupi abbiano sommato 42 punti sul campo, la classifica ufficiale della Lega di Serie B gliene conta 40! Quindi, dopo il Siena ed il Bari, penalizzate per problematiche amministrative, anche i Lupi hanno la loro decurtazione in classifica. Con un piccolo particolare, però, che fa urlare di rabbia ed indignazione tutti i i tifosi biancoverdi: i due punti sono stati scippati da un arbitro incapace. L’Avellino aveva già segnato nel primo tempo con Angiulli, ma siccome l’arbitro non aveva “visto gonfiarsi la rete” varesina, non aveva convalidato il gol. Nel secondo tempo, dopo la splendida rete su punizione di Ciano (questa sì, con la rete che si gonfia!), l’Avellino aveva sfiorato piu’ volte il raddoppio ufficiale (il tris morale!) ma la dea bendata gli aveva negato la gioia della rete. Il Varese non aveva portato alcuna minaccia alla retroguardia avellinese, ed era riuscito nell’impresa di non fare neppure un tiro in porta. Ma a “segnare” per i Rossi lombardi ci ha pensato, addirittura al 94′, l’ineffabile arbitro Manganiello (il cui cognome tradisce origini irpine!) che, incurante del regolamento arbitrale (che, per sommi capi, dice che un portiere nell’area di porta non può essere neppure toccato quando è in procinto di afferrare la palla) assegna il gol al Varese, dopo che il portiere biancoverde Terracciano, sul calcio d’angolo dalla sua sinistra, dopo avere bloccato la palla con le due mani, spinto vistosamente da un groviglio di uomini su di lui, si lascia sfuggire la sfera che rotola nella rete avellinese. Tutti, ma proprio tutti, anche i Varesini, erano convintissimi che l’arbitro avesse fischiato il fallo sul portiere, invece Manganiello, tra lo stupore generale, ha indicato il centrocampo, convalidando un gol che tecnicamente non avrebbe dovuto essere convalidato. Un furto, una rapina, un delitto sportivo inaccettabile che non può essere accettato. Per questo sarebbe opportuno che l’Avellino, ad “imperitura memoria”, rechi accanto ai punti ufficiali della propria classifica, anche i due tolti “illegalmente” dall’incapacità di un arbitro che andrebbe allontanato per sempre dalla classe arbitrale.