AZ Picerno – Avellino 2 – 3, i Lupi con grande personalità sbancano anche Potenza
AZ Picerno – Avellino 2 – 3
Picerno: Pane, Caidi (dal 58′ Esposito), Fontana, Bertolo, Kosovan (dal 63′ Nappello), Pitarresi, Vrdoljak, Calamai (dal 58′ Melli), Guerra (dal 76′ Fiumara), Sparacello, Santaniello (dal 76′ Calabrese). A disposizione: Cavagnaro, Soldati, Langone, Lorenzini, Ruggieri, Sambou, Montagno. All.: Giacomarro.
Avellino: Abibi, Celjak, Illanes (dal 90′ Zullo), Morero, Laezza, Parisi, Micovschi, De Marco (dal 55′ Silvestri), Di Paolantonio, Rossetti, Charpentier (dal 66′ Alfageme). A disposizione: Tonti, Pizzella, Albadoro, Njie, Falco, Carbonelli, Petrucci. All.: Ignoffo.
Arbitro: Tremolada di Monza. Assistenti: Dell’Olio di Molfetta e De Chirico di Barletta.
Marcatori: al′ 5′ Charpentier, al 16′ Parisi, al 25′ Santaniello (P), al 49′ Di Paolantonio, al 91′ Sparacello (P).
Ammoniti: Laezza, Illanes, Calabrese (P), Morero, Silvestri. Angoli: 7-2. Rec.: 0′ pt; 7′ st.
La trasferta di Potenza, contro il Picerno, matricola terribile, molto ben guidata da mister Giacomarro (uno dei primi veri allievi di Zeman), che nelle prime tre gare aveva collezionato due vittorie ed un pareggio, poteva e doveva costituire per i Lupi la prova di maturità. E bisogna dire che, al termine di 97′ a dir poco rocamboleschi, Di Paolantonio e compagni hanno superato a pieni voti la prova. E la differenza l’hanno fatta alcune individualità che poche squadre possono vantare in questo girone: Laezza, Celjak , Micovschi, Parisi, e soprattutto il già citato Di Paolantonio, che sta acquisendo una personalità ed una maturità tecnica, che forse potrebbe meritare anche qualcosa in più della semplice cadetteria. Senza contare il brillantissimo esordio di uno Charpentier che promette di diventare un vero e proprio beniamino della tifoseria biancoverde.
Non era per niente facile venire a giocare contro una squadra che viaggiava con il vento in poppa, con la pretesa e le velleità di uscire vittoriosi dal Viviani di Potenza. Invece, con un approccio da grande compagine, l’Avellino ha incanalato la gara nei binari tecnico-tattici che voleva il suo mister ad inizio gara. Dopo un solo quarto d’ora di gioco, con due gol di destrezza ed abilità, grazie ad un 20enne francese esordiente in Italia (Charpentier), ed un 19enne Irpino (Parisi), che non finisce di strabiliare la squadra biancoverde ha fatto capire che quest’oggi per i Lucani sarebbe stata davvero dura portare a Picerno la propria imbattibilità.
La partita è stata sbloccata dall’ultimo arrivato in casa Avellino, l’attaccante francese, sbarcato in Italia appena martedi scorso, dopo appena 5 giri di lancette: palla recuperata da Laezza, che in pressing alto nella trequarti avversaria, ha rubato palla ed ha tentato il tiro a rete dai 22 metri, la palla è stata deviata da un difensore, si è impennata, ed è arrivata a cinque metri dalla porta dei Potentini, dove il più lesto di tutti è stato proprio Charpentier che ha messo il suo piattone destro ed ha gonfiato la rete avversaria. Il Picerno ha tentato una timida reazione, ma l’Avellino dopo dieci minuti ha colpito ancora: un retropassaggio di un difensore ha trovato un pò impreparato il portiere Pane, che si è impappinato e si è fatto soffiare la palla dal lestissimo Parisi, che, da posizione defilata sulla destra, si è girato verso la porta e con un sinistro a giro a scavalcare il portiere ha messo dentro sul palo lontano: due a zero e partita seriamente compromessa per il Picerno.
Sembrava già fatta dopo appena un quarto di gara, ma al 25′ i padroni di casa riuscivano ad accorciare le distanze: cross dalla trequarti destra del fronte offensivo lucano, la sfera arrivava al centro dell’area, dove Santaniello era più lesto di Illanes e, con petto e braccio sinistro, metteva la palla alle spalle di Abibi, che aveva il torto di non abbozzare neppure un’uscita, che ai più era sembrata facile da effettuare. La gara saliva di tono sul piano agonistico con i padroni di casa che insistevano in avanti per arrivare a pareggiare prima del duplice fischio della prima frazione di gara. Ma l’Avellino era molto corto e compatto e lasciava pochi spazi per le incursioni potentine.
L’avvio di ripresa vedeva i Lupi ribadire lo stesso approccio mentale di inizio gara e la qualità eccelsa di un Di Paolantonio, che si elevava nettamente nella mediocrità del livello tecnico complessivo dei giocatori in campo, ben servito al 49′ da uno scarico di Michovschi ai 22 metri, liberava un destro di rara precisione e bellezza che inviava la sfera all’incrocio dei pali alla sinistra di un Pane letteralmente annichilito ed impotente. Il terzo gol dei Lupi spegneva la gara per quasi mezzora. Ma l’Avellino, pur non rinunciando a ripartire, specie sulla destra con la coppia Michovschi-Celjak, non riusciva a castigare definitivamente la difesa del Picerno.
Gli ultimi 15 minuti, cosi, si trasformavano in grande sofferenza per i Lupi che non riuscivano più ad oltrepassare la metà campo, anche per il debito di ossigeno di cui erano vittime i centrocampisti biancoverdi. Cosi, i Potentini, che tentavano disperatamente gli ultimi assalti, e che erano già andati vicinissimi al secondo gol negli ultimi cinque minuti di gara regolmentare (ma Abibi era riuscito a sventare almeno due minacce molto serie), dopo l’ennesimo batti e ribatti al limite dell’area avellinese, riuscivano a segnare al 1′ di recupero, grazie ad un diagonale di Sparaciello che passava tra le gambe di Parisi e andava a depositarsi nell’angolino basso alla destra di Abibi. Ma i Lupi riuscivano a mantenere alta l’attenzione e riuscivano a portare a casa altri tre punti di platino.