Teramo – Avellino 1 – 0, Lupi beffati al novantesimo
Teramo – Avellino 0 – 1
Teramo: Tomei, Cancellotti, Cristini, Soprano (dall’80′ Iotti), Tentardini, Santoro (dall’80′ Minelli), Arrigoni, Ilari, Costa Ferreira, Bombagi (dal 93′ Piacentini), Magnaghi. A disposizione: Valentini, Lewandowski, Florio, Martignago, Cappa, Fiore, Birligea. All.: Tedino.
Avellino: Tonti, Illanes, Morero, Bertolo, Celjak, Laezza, Di Paolantonio, Parisi, Micovschi (dal 73′ Albadoro), Alfageme, Evangelista (dal 46′ Rossetti). A disposizione: Pizzella, Zullo, Njie, Carbonelli, Acampora, Russo. All.: Capuano squalificato (in panchina Padovano).
Arbitro: Tremolada di Monza. Assistenti: Valletta di Napoli e Montagnani di Salerno.
Marcatore: al 90′ Bombagi (T)
Ammoniti: Cancellotti (T), Cristini (T), Laezza. Angoli: 6-4. Rec.: 0′ pt; 4′ st.
I Lupi subiscono un gol in mischia su calcio d’angolo al 90′ e sono costretti a tornare a casa con le pive nel sacco. Dopo una gara intera giocata a viso aperto, pur dovendo scontare diverse assenze, e dopo che l’ex Tonti ha parato anche un calcio di rigore tirato da Bombagi, i Biancoverdi sono stati superati proprio sul filo di lana.
Ma l’Avellino sceso in campo a Teramo, al cospetto di una signora squadra, ha dato ampia dimostrazione di essere vivo e combattivo e, quel che ha più sorpreso, non ha minimamente tradito il disagio di una formazione rimaneggiata. Il sapiente e navigato Capuano ha opposto agli Abruzzesi una compagine schierata con raziocinio, che non ha mai rinunciato al contrattacco.
Anzi, nel primo quarto di gara sono stati proprio i Lupi a dettare i ritmi della gara, giocando con disinvoltura ed impossessandosi con naturalezza della metà campo avversaria. L’esperimento di Laezza in mediana ha dato i suoi frutti, perchè il difensore napoletano si è disimpegnato alla grande, rompendo il gioco avversario e rilanciando l’azione dei suoi compagni. Tuttavia, nella seconda parte del primo tempo, i padroni di casa sono riusciti a mettere la testa fuori dal guscio ed a proporre qualche offensiva degna di nota.
L’avvio della ripresa ha visto un Teramo più voglioso e carico, che ha spesso messo alle corde la difesa dell’Avellino, dove il nuovo arrivato Bertòlo non ha commesso errori marchiani, ma ha dato comunque l’impressione di dover ancora lavorare tanto per mettersi al pari dei compagni di reparto. Il centrocampo biancoverde ha preso istintivamente ad arretrare, andando a schiacciarci sulla difesa, perchè preoccupato maggiormente della fase di non possesso e un po’ meno della riproposizione, con l’ex Di Paolantonio che è via via scomparso dal campo. Dopo un paio di interventi salva risultato da parte di Tonti (autore di una prova strepitosa), al 72′ una sciocchezza di capitan Morero al centro dell’area (vistosissima trattenuta di un avversario, che era spalle alla porta, sotto gli occhi dell’arbitro) ha causato il penalty per il Teramo.
Sul dischetto è andato il capocannoniere teramano Bombagi (che poco prima aveva anche colpito una clamorosa traversa su calcio di punizione), ma il portierone irpino (ricordandosi di essere stato il pipelet nella stagione dei miracoli di quel Teramo in cui giocavano gente come Donnarumma e Lapadula) si è superato e con un balzo felino ha compiuto una grande parata. Sembrava quasi fatta per i Lupi, ormai convinti di portare a casa un altro punto prezioso, ma “In cauda venenum” (nella coda il veleno), si soleva dire nella Antica Roma. E sì, perchè, proprio al 90′ su un calcio d’angolo, una mischia sotto porta impediva a Tonti di arrivare sulla palla, che riusciva a filtrare ed a finire sul piede destro di Bombagi che la scaraventava in rete.