Mercogliano, dal 30 gennaio al 2 febbraio la Candelora a Montevergine 2020

Si è tenuta questa mattina, presso l’auditorium della Biblioteca Statale di Montevergine a Mercogliano, la conferenza stampa di presentazione della Candelora a Montevergine 2020 – “Ypapanti ad Sanctam Mariam”, la Festa dell’Incontro che andrà in scena da domani giovedì 30 gennaio a domenica 2 febbraio con un programma ricco di eventi culturali, legati tra loro dal fil rouge di una politica d’inclusione e di contrasto a qualsiasi tipo di violenza e discriminazione.

Grande novità di quest’anno, l’entrata nel circuito della Candelora del comune di Mercogliano e dell’Ente Parco regionale del Partenio, i quali hanno seguito, siglando un protocollo d’intesa, il comune di Ospedaletto D’Alpinolo che, insieme alla comunità benedettina, ha portato avanti negli anni la tradizione della Candelora e il discorso sociale che si lega, senza mai confondersi, alla parte liturgica della Festa delle Luci.

Dopo l’introduzione sulle origini della festa da parte della funzionaria Mibact della Biblioteca di Montevergine Anna Battaglia, che ha portato i saluti del direttore padre Andrea Cardin, sono intervenuti sulla sinergia e sul percorso che si intende sviluppare sul territorio, partendo proprio dall’organizzazione della Candelora 2020, il sindaco di Mercogliano Vittorio D’Alessio, il sindaco di Ospedaletto D’Alpinolo Antonio Saggese e il presidente dell’Ente Parco del Partenio Fancesco Iovino, i quali hanno sottolineato l’importanza di partire anche dai valori sociali, come le tematiche sviluppate negli eventi dei prossimi giorni, per fare rete e valorizzare sotto qualsiasi aspetto tutto il territorio del Partenio.

Ad illustrare invece il ricco programma, frutto della collaborazione di tanti enti, associazioni e sponsor, l’assessore alla Cultura e alle Politiche Sociali del comune di Ospedaletto Nadine Sirignano che da anni porta avanti il lavoro di sensibilizzazione al rispetto dei diritti e alla lotta alle discriminazioni, e il direttore artistico Massimo Saveriano, attivista del movimento Lgbt che ha scelto di condurre una programmazione che, come ha raccontato, “nasce dalla volontà di raccontare, attraverso produzioni culturali di vario genere, storie vere, toccanti che devono farci riflette sulla pericolosità di alcune parole e gesti che si trasformano in atti di bullismo, cyberbullismo, violenza omofobica e discriminazioni”.

Un forte messaggio sociale che accompagnerà tutti gli eventi in programma, con i colori rainbow e la voglia di camminare col cuore, fino a domenica 2 febbraio su in cima, da Mamma Schiavona.

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