Ancora fermi i lavori della Lioni – Grottaminarda

Era il 16 dicembre 2019, quando con una pomposa cerimonia alla presenza delle autorità Regionali e dei Sindaci della Valle Ufita, fu tagliato il nastro della ripresa dei lavori, che da tempo erano stand by. Il tutto, filmato dalle telecamere delle televisioni locali e dalle interviste rilasciate a fiumi.

Da un sopralluogo effettuato lungo il tracciato della superstrada, dal cantiere Galleria San Filippo e fino allo svincolo autostradale di Grottaminarda, oggi 30 gennaio 2020, nessuna attività era in corso d’opera, compresi i lavori della galleria. Solo qualche movimento si è notato nel tratto a valle di Carpignano,  una specie di “sceneggiata” agli occhi di chi è professionalmente pratico di lavori autostradali.

I lavori della Lioni – Grottaminarda, relativi al 1° lotto – 2° stralcio costruttivo, viadotto Rampone – Sv Grottaminarda,  furono consegnati nel novembre 2015, dovevano avere una durata di tre anni, e quindi dovevano essere ultimati entro novembre 2018. Sempre in riferimento al I° lotto – 3° stralcio, viadotto Rampone – SV Grottaminarda, i lavori furono consegnati a settembre 2017 e dovevano essere ultimati a gennaio 2021. Ad oggi, anche per quei tratti parzialmente ultimati, non esiste ancora traccia di transitabilità.

Dopo varie vicissitudini, in qualche caso imprenditoriali, burocratiche tra Stato / Regione, Commissariali, e, non ultime , di finanziamento, si apprende, che i lavori riprenderanno il prossimo 20 febbraio. Ma per ultimare tutta la tratta, comprese le gallerie, occorrono almeno altri cinque anni.

In pratica, un tempo indefinito, perché negli anni 60, il tratto appenninico dell’Autostrada Avellino – Candela, di circa 100 chilometri, uno dei più difficili, fu ultimato in soli cinque anni. Si affrontarono molte difficoltà, in primis mancanza di strade di accesso al tracciato autostradale. Inoltre, tutto fu costruito in loco, compreso le travi in cls portanti del piano stradale dei viadotti, che venivano poi varate con carroponti montati sul posto. Senza dire che si lavorò continuamente e con ogni situazione meteorologica.

Oggi, tutto è più semplice, sia per le strade esistenti, sia perché si ricorre al prefabbricato esterno, per ogni tipologia di manufatti in cls, e. avvalendosi di appositi trasporti eccezionali e con potenti grù, sia travi e manufatti in cls vengono installati facilmente. Per cui, i tempi sono ridotti al minimo, proprio per mancanza di difficoltà costruttive.

Ma anche così, i lavori non terminano mai nei tempi prefissati, e nei costi previsti. E la Lioni – Grottaminarda ne è il classico esempio.

 

Carmine Martino

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