Scandone Avellino – Ruvo di Puglia 67 – 71, per i Biancoverdi ancora un match perso nel finale
Scandone Avellino – Ruvo di Puglia 67 – 71
(12-23; 32-39; 51-58)
La Scandone, come già avvenuto contro la capolista Palestrina, combatte contro una squadra più forte, arriva a pareggiare dopo essere stata abbondantemente sotto, ma alla fine soccombe solo per qualche dettaglio. Onore e merito ai ragazzi di De Gennaro, che non hanno mai mollato, ci hanno creduto ed hanno regalato al proprio pubblico l’illusione della vittoria, che è stata davvero a portata di mano.
Dopo i primi due quarti giocati dai Biancoverdi in condizione di subalternità rispetto alla superiore tecnica di Ruvo di Puglia, con un gap che gli ospiti sono riusciti a portare anche a 15 punti (17-32) a metà secondo quarto, Marzaioli e compagni hanno avuto una grande reazione che li ha spinti a ricucire parzialmente il distacco, andando a chiudere all’intervallo lungo sul -7 (32-39).
Ad inizio del terzo quarto gli ospiti hanno provato a correre di nuovo, riuscendo anche mettere nuovamente 15 punti tra loro e la Scandone. Che però non ha inteso fare la vittima sacrificale ed ha reagito prontamente riportandosi nuovamente al di sotto della doppia cifra, andando addirittura a pareggiare il parziale del terzo quarto, chiudendo all’ultimo riposo sul 51-58.
Gli ultimi dieci minuti sono stati un crescendo di emozioni e di entusiasmo per i tifosi della Scandone che hanno visto i propri ragazzi giocarsela alla pari con Ruvo Di Puglia. I ragazzi di De Gennaro sono riusciti ad impattare con una bomba di Rajacic a cinque minuti dal termine: 59-59. Gli ultimi minuti sono stati giocati punto a punto dalle due contendenti. Dopo un piccolo strappo di Ruvo di Puglia, grazie a Ondo Mengue, e soprattutto a Rajacic, la Scandone è tornata in parità 67-67 a soli 32” dall’ultima sirena. Ma nei secondi decisivi gli ospiti sono stati più freddi e cinici ed hanno sbancato il Paladelmauro con il punteggio finale di 67-71.