Teatro Gesualdo, sabato 8 e domenica 9 febbraio in scena Alessandro Preziosi con “Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco”
Alessandro Preziosi torna al Teatro “Carlo Gesualdo” con lo spettacolo “Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco“ scritto da Stefano Massini e diretto da Alessandro Maggi. Il doppio appuntamento con il Cartellone del “Grande Teatro” è per sabato 8 febbraio alle 21 e domenica 9 febbraio alle 18.
“Abbiamo cercato di scavare nel significato più profondo dell’arte, percorrendo il processo creativo che portava Van Gogh alla realizzazione di quel tipo di dipinti”, racconta l’attore che si sofferma poi sulla scelta di rappresentare una fase così complessa della vita dell’artista, rinchiuso nelle austere mura del manicomio di Saint Paul de Manson.
“Tutta la sua vita è stata estrema, come il periodo decisamente particolare sul quale ci siamo voluti soffermare. Da quel contesto totalmente bianco, dove l’assenza di colore diventa una punizione morale, si può solo rinascere e provare a riportarsi creativamente in vita. Da un punto di vista teatrale – continua Preziosi – è stato molto stimolante rappresentare un momento di assoluta chiusura psicologica e umana del pittore, incapace di recuperare gli stimoli artistici”.
Attraverso l’imprevedibile metafora del temporaneo isolamento di Vincent Van Gogh in manicomio, lo spettacolo è una sorta di thriller psicologico attorno al tema della creatività artistica. Il serrato dialogo tra Van Gogh e suo fratello Theo propone un oggettivo grandangolo sulla vicenda umana dell’artista e ne rivela gli aspetti più reconditi.
Il testo firmato da Stefano Massini, vincitore del Premio Tondelli a Riccione Teatro 2005 per la scrittura limpida, tesa, di rara immediatezza drammatica, restituisce il tormento dei personaggi con feroce immediatezza espressiva, avvalendosi di una drammaturgia asciutta ma ricca di spunti poetici che offre considerevoli opportunità di riflessione sul rapporto tra le arti e sul ruolo dell’artista nella società contemporanea.
Per Preziosi l’appuntamento con Avellino e il Teatro “Gesualdo” si carica di un ulteriore significato, particolarmente profondo. “Tornare ad Avellino dopo il doloroso addio a mio padre sarà molto toccante. Il Teatro, quando arrivavo in città, era per me un momento emozionante e coinvolgente e, in questa occasione, lo sarà ancora di più. Sarà come se fosse in platea: dedicherò lo spettacolo a mio padre e a tutte le persone che lo conoscevano, direttamente o indirettamente. Hanno lasciato un segno importantissimo nella nostra famiglia”.