Empoli – Avellino, le pagelle ai Lupi: Izzo migliore in campo, ma grande prova anche di Ciano, D’Angelo e Arini

Terracciano      6.5

E’ ufficiale: Pietro è tornato! Grande freddezza ed ottimo intervento nel primo tempo, quando ha sventato magistralmente un’occasionissima dell’ex sorrentino Croce; per il resto ottima padronanza e senso della posizione;

Bittante     6

Non proprio a suo agio nella posizione di terzino destro, si fa spesso superare in volata dall’esterno sinistro empolese; e neppure in fase di appoggio sembra perfetto; ad ogni modo, ci mette il massimo dell’impegno;

Izzo       7.5

Decisamente il migliore in campo; partito con qualche piccolissima titubanza, tira fuori una prestazione da calciatore di serie A; Armando appare un grande valore aggiunto per la squadra biancoverde, perchè dà tanta fiducia a tutto il reparto arretrato; perentorio lo stacco e splendido il suo gol;

Fabbro     7

Il gigante friulano si è presentato al Castellani in gran forma e dalle sue parti neppure gente come Tavano e Maccarone è riuscita a passare; a 33 anni suonati non vuole smettere di stupire;

Pisacane    7

Anche il grintoso scugnizzo napoletano ha fatto alla grande la sua parte; enorme padronanza del ruolo e ottimo senso della posizione, con quasi nessuna sbavatura; avanti cosi;

D’Angelo    7

Queste sono le gare nelle quali il guerriero di Ascea riesce maggiormente ad esaltarsi; se poi gioca con la fascia di capitano si sente ancora piu’ responsabilizzato; grande spirito di sacrificio e grinta da vendere, di lui ci si può sempre fidare, ad occhi chiusi;

(dal 21′ st Angiulli   6.5

Bravo e diligente, entra subito in partita, assicurando corsa, dinamismo e tanto tanto sacrificio, andando a “mordere” tutti gli avversari che gli capitavano davanti);

Arini        7

Cuore, tenacia e gambe incredibili: Mariano è un altro di quei calciatori da definire, a giusta ragione, veri e propri valori aggiunti per la compagine biancoverde; anche ad Empoli, contro un centrocampo di enorme qualità tecnica, lascia pochissimo respiro agli avversari, con il suo pressing incessante, sicuramente fondamentale per le fortune dell’Avellino;

Schiavon       7

Il centrocampista veneto corre e non si risparmia mai, tanto è vero che finisce con i crampi; con gli altri due colleghi di reparto forma una vera diga in mezzo al campo;

Ladriere     6.5

Buono l’impatto nella gara del piccolo calciatore belga; alcune sue giocate sembrano illuminare la manovra offensiva dei Lupi; imprevedibile e sgusciante, tuttavia nella ripresa, considerato che non giocava da tantissimo tempo, appare un pò a corto di fiato;

(dall’11’ st Galabinov  6.5

E’ bastato il suo ingresso per mandare in apprensione l’intera retroguardia empolese, non solo e non tanto per le sue qualità tecniche ma per la sua possanza fisica; forse anche per la sua immediata presenza in area in occasione del calcio d’angolo di Ciano, i difensori azzurri “si perdono” Izzo che è libero di mettere dentro il pallone dei tre punti d’oro per i Lupi; per il resto, fa il proprio dovere, tenendo palla e sacrificandosi nel non possesso, andando anche a pressare i portatori di palla avversari);

Ciano        7

Tanto impegno ed enorme lavoro oscuro per il ragazzo di Marcianise: non si limita solo a proporre la fase offensiva dei Lupi, ma spesso arretra andando a dare una mano al centrocampo biancoverde; presenza molto importante la sua nella trequarti empolese; magistrale il cross teso, a rientrare, che ha sapientemente indirizzato nell’area piccola, dando l’opportunità ad Izzo di colpire mortalmente i Toscani;

Castaldo    7

Anche ad Empoli Gigi, se non è stato determinante nelle conclusioni, ha dovuto sacrificarsi come primo riferimento offensivo per i Lupi, specie fino a quando non è stato supportato da un ariete come Galabinov; generoso e commovente per la grande fatica e per il lavoro oscuro nella fase di non possesso;

Rastelli    7

Lo aveva detto alla vigilia: ad Empoli conta  innanzitutto il risultato; ed il suo ritrovato pragmatismo è stato premiato. Un undici molto ben messo in campo, che, specie nella prima mezzora di gara, ha portato un pressing molto alto, togliendo letteralmente respiro alla fase di possesso empolese; proponendo un calciatore veloce e dinamico come Ladriere in qualità di trequartista, Rastelli ha sorpreso Sarri, tenendo bassa l’intera retroguardia azzurra; la squadra biancoverde forse ha brillato molto piu’ nel non possesso che nelle ripartenze, ma ad Empoli, fondamentale crocevia dell’intero campionato dei Lupi, contava cercare di non prendere gol. Forse non molto spettacolare, l’Avellino ha giocato come bisogna giocare fuori casa: con pragmatismo e cinismo, specie al cospetto di squadre molto tecniche; un grande campionato, a maggior ragione nel girone di ritorno, si costruisce anche cosi.

Insomma, per questa rinascita dei Lupi anche in termini di risultati, un plauso a Rastelli ci pare doveroso.

 

 

 

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